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Eleganza e mistero, lo stile di ALCHÈTIPO

Dal progetto estetico di Andrea Alchieri che da vita a capsule seasonless senza genere nasce CINEMA’S CHORUS la nuova collezione 2024-25

ALCHÈTIPO è un progetto estetico di Andrea Alchieri che da vita a capsule seasonless senza genere. Andrea Alchieri nasce a Milano e coltiva sin da bambino la passione per il design e la pittura trasmessa dalla sua famiglia. Si identifica come un designer folle, con una moda contaminata e apparentemente confusionale, nella quale sono ben leggibili tutte le passioni e i suoi racconti

ALCHÈTIPO presenta CINEMA’S CHORUS la nuova collezione seasonless 2024-25, che ruota al concetto di magia. La collezione si ispira al libro The Magic book che dipinge un mondo tinto di nero, con messaggi criptici e richiami alla lotta tra bene e male. Tra le varie ispirazioni sorgono anche quelle per le marionette a fili, riflettendo il tema della manipolazione, e il balletto classico, che introduce un contrasto affascinante esaltando la tensione tra grazia e controllo.

La protagonista di questa collezione è la pelle, trattata con un’arte sartoriale impeccabile, e per questo Andrea Alchieri ha decido di partecipare a Lineapelle Designer Edition, motivato dal desiderio di esplorare nuove frontiere del design e della qualità.

Il designer ci ha raccontato in un’intervista del suo percorso da creativo e dei progetti presenti e futuri.

«La mia visione si è concretizzata in un brand senza genere, fatto di capsule seasonless che riflettono il mio interesse per il mistero»

Come descriveresti il tuo stile?

Il mio stile è un connubio di eleganza e mistero, che esplora i confini tra il reale e il surreale. ALCHÈTIPO by Andrea Alchieri rappresenta una moda senza genere, seasonless, che riflette la mia passione per l’alchimia e per le emozioni profonde che l’arte può suscitare. È uno stile contaminato e imperfetto, ma intenzionalmente tale: un mix di classicismo e ribellione, dove dettagli strutturati incontrano tocchi macabri e teatrali. Attraverso l’uso di materiali come la pelle, che aggiunge autorità e profondità, ogni collezione racconta una storia unica e visivamente potente, capace di evocare emozioni contrastanti.

Come è nato ALCHÈTIPO?

ALCHÈTIPO è nato dal mio desiderio di dare vita a un progetto estetico che unisse la tradizione sartoriale italiana a un immaginario di pura sperimentazione. Il nome riflette questa doppia anima: “Alchimia”, come trasformazione creativa, e “Alchieri”, il mio legame con l’arte e il design tramandato dalla mia famiglia. Sin da bambino, ero affascinato dall’idea che un capo potesse trasmettere emozioni e raccontare storie. La mia visione si è concretizzata in un brand senza genere, fatto di capsule seasonless che riflettono il mio interesse per il mistero, il surreale e il lato più inaspettato della vita. Ogni collezione è un nuovo capitolo di questo viaggio.

Da cosa prendi ispirazione? C’è qualcosa in particolare che ti ispira?

La mia ispirazione nasce dall’osservazione della vita quotidiana, filtrata attraverso una lente surreale. Per me, il mistero si nasconde nei dettagli: un’ombra, un movimento, un’immagine che lascia spazio all’immaginazione. Mi piace collaborare con artisti, persone dello spettacolo e ballerini la cui capacità di reinterpretare il mondo dell’arte e del design alimenta il mio desiderio di esplorare l’inatteso. Cerco di catturare quella tensione tra normalità e stranezza, tra ciò che è visibile e ciò che si nasconde, trasformando ogni collezione in un’esperienza estetica che sfida la percezione.

«Ogni capo di ALCHÈTIPO nasce da una profonda ricerca sui dettagli e sulle proporzioni, esplorando linee pulite che si combinano con costruzioni decostruite per creare silhouette inaspettate»

Come viene sviluppata una nuova collezione?

Ogni collezione nasce da una scintilla creativa, un’immagine o un concetto che inizio ad esplorare in profondità. Raccolgo suggestioni visive e mi immergo in collaborazioni con artisti e creativi per dare vita a un universo estetico unico. Per esempio con le stampe e con la colonna sonora del fashion show, ho lavorato su stampe che trasformano immagini in portali per altre dimensioni, unendo il surreale e il fantastico in un linguaggio visivo inconfondibile, un mix perfetto che si è collegato allo storytelling musicale dando vita ad un vero e proprio racconto fantastico. Successivamente, sviluppo i capi a partire da tessuti sartoriali costruiti con precisione, dando importanza alle linee e alle proporzioni. Ogni dettaglio, dalla scelta dei colori alle texture, contribuisce a creare un racconto coerente e stratificato.

Che tipo di lavorazioni utilizzi?

Le lavorazioni che utilizzo si basano su un approccio sartoriale raffinato, dove precisione tecnica e creatività si incontrano. Ogni capo nasce da una profonda ricerca sui dettagli e sulle proporzioni, esplorando linee pulite che si combinano con costruzioni decostruite per creare silhouette inaspettate. Amo giocare con i contrasti: strutture rigorose si fondono con tagli fluidi, mentre gli accostamenti di materiali esaltano texture e movimento. Ogni fase del processo, dalla scelta dei tessuti alla modellistica, è pensata per valorizzare l’idea di equilibrio tra ordine e caos, trasformando ogni capo in un’opera sartoriale unica e ricca di significato.

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