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Castelbrando. Tra storia, arte e natura

L'antico castello restaurato nel cuore delle colline del Prosecco Superiore DOCG, trasformato in un lussuoso rifugio con spa, ristoranti e camere storiche

Un Castello, austero ed elegante, che fa sentire protetti dal cerchio magico delle sue alte mura, situato nel cammino delle colline del Prosecco Superiore Docg (proclamate nel 2019 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco), nella provincia di Treviso. Con 2000 mq di nuova ed esclusiva Princess Spa e Royal Wellness, da esplorare attraverso una visita guidata per apprezzare il percorso articolato in itinerari tematici, gustare una cucina raffinata e rispettosa dei prodotti locali, e riposare sotto gli affreschi in una delle 50 camere e suite, oppure scegliere l’Alcova del Conte, l’appartamento più nobile…

Why Not, perché no? E’ il motto in sintesi della filosofia imprenditoriale di Massimo Colomban che, insieme alla moglie Ivana e delle sue quattro figlie, decide di acquistare, recuperare, restaurare e restituire alla comunità e a tutto il mondo, visti i tanti ospiti internazionali, un antico maniero ex fortezza, addirittura un castrum romano nato per difendere la via imperiale Augusta che domina la vallata, fra ettari di boschi, a poca distanza da Conegliano Veneto, in un punto strategico per il turismo culturale e di conoscenza del patrimonio storico.

Castelbrando ; Castelbrando, la vista dall'alto
Castelbrando, la vista dall’alto

La fabbrica Castelbrando è anche un libro, un racconto che testimonia l’opera ciclopica intrapresa per restituire la rifunzionalizzazione del Castello in considerevole stato di abbandono e degrado, e i passi che hanno accompagnato la rinascita dell’eleganza materica di un luogo unico predestinato alla salvezza. Se le mura potessero parlare riporterebbero storie di prigionieri, come le scritte ancora evidenti nelle celle delle prigioni, storie di difesa del territorio e dominazioni, di amori ed equilibri maschili-femminili, di illustri personaggi storici, di evoluzioni e stratificazioni dal 46 a.c. e cioè dall’imperatore Augusto, ai giorni nostri. Sarà perché l’uomo di fronte all’arte e alla riconquista di un luogo si presenta con stupore e umiltà, ma 20.000 mq coperti distribuiti su nove livelli con 260 stanze da restaurare ed arredare, 400 finestre e 500 porte, non sono poca cosa. Per non parlare della realizzazione degli impianti, i problemi funzionali, i servizi non invasivi, gli accessi, il parcheggio, una funicolare, un centro congressi, una pista di atterraggio per elicotteri, destinati ad un’area che è un autentico Borgo medievale, dove la vista sconfina fino a valle e conserva nei secoli non solo una posizione di prestigio, ma anche costantemente un punto di riferimento economico e sociale. 

La storia del Castello

Attraverso le numerose sale, i grandi  spazi, all’interno e all’esterno delle aree, si rivive il senso profondo del luogo, i duemila anni di vita ed esistenza del castello, da grande Castrum a residenza dei signori Da Camino, citati da Dante nella Divina Commedia, di loro esecuzione le mura imponenti e la torre centrale, poi feudo di Manin Falier, doge nel 1354, consegnato successivamente per meriti d’arme al condottiero Erasmo da Narni, detto Gattamelata e al Conte Brandolino. La storia e il carattere del castello si deve all’imprinting dato dalla famiglia Brandolini che lo abitò per 500 anni, un insediamento lunghissimo che caratterizzò la destinazione con un teatro, un salone delle feste, l’imponente scalinata e tutta una serie di altri spazi dedicati alla vita di corte. Dai reperti romani alle mura medievali, dal Rinascimento all’elegante Settecento, quando venne edificata la reggia patrizia fino alla riqualificazione e il recupero del patrimonio storico-artistico italiano, durato 20 anni frutto di una sfida o atto d’amore di Massimo Colomban, un vero gesto verso il futuro per uno dei più grandi castelli d’Europa. 

CastelBrando regale rifugio

Nel cuore del castello, l’Hotel CastelBrando offre circa cinquanta camere classiche, suite e appartamenti arredati con mobili d’epoca. Le stanze, tutte diverse tra loro, compongono l’ala cinquecentesca e settecentesca del castello e sono state restaurate sotto la supervisione dei Beni Culturali, mantenendo dimensioni e struttura originali. L’appartamento più nobile del castello, l’Alcova del Conte, è un alloggio privato nei secoli dei conti Brandolini, dove la suggestione è sublimata dagli arredi, effetti speciali e sceneggiatura spettacolare date da un prezioso lampadario veneziano del ‘600 e la vasca da bagno, ricavata da un unico blocco di marmo. Sono inoltre disponibili 16 ampie camere presso la Dependance, situata nel suggestivo borgo di Cison di Valmarino e collegata al castello tramite la funicolare panoramica ed in una villa cinquecentesca al centro del paese, Villa Marcello Marinelli, con ulteriori 40 posti letto.

Simbolo di accoglienza i due ristoranti Sansovino e La Fucina che offrono una cucina raffinata e rispettosa delle ricette del territorio e dei prodotti autoctoni e i bar ed enoteche nei punti più suggestivi e strategici e sulle terrazze. Il Teatro Sansovino, chiamato Salone degli Stemmi, ha visto nel corso del tempo feste da ballo, banchetti e numerose rappresentazioni musicali, nonché risulta richiestissimo per i matrimoni e le cene aziendali. Il Teatro Magno, accoglie nell’ampio salone, la versione più moderna e contemporanea del divertimento, convergendo il fascino dell’antico con le moderne tecnologie. 

Princess Spa & Royal Wellness

La rinascita, significa anche pensare alle reti e canalizzazioni atte a trasportare l’acqua dalle sorgenti a monte circa 800 metri di altitudine verso il Castello, sulla base dei ritrovamenti dei resti presenti già dall’epoca romana, ed è così che il nuovo design lussuoso restituisce un percorso fortemente emozionale a stretto contatto con la natura che comprende: 2.000 metri quadrati di spazi interni ed esterni, 5 saune (4 pool e 3 saune con vista sulle valli e colline Unesco), 5 pool-idromassaggio, percorsi kneipp, grotto dell’Himalaya, un antico bagno romano restaurato (Roman Bath). Per ritemprare corpo e mente gli spazi Donatello Relax (stanze dell’età imperiale romana), la sala del caminetto, il torrione di guardia, la cripto Spa, l’orangerie e i diversi solarium e terrazzamenti dei giardini dell’Eden, percorrendo il tunnel dell’amore, all’interno del terrazzo botanico secolare.

Castelbrando ; Castelbrando, la piscina idromassaggio con vista
Castelbrando, la piscina idromassaggio con vista

L’ “Albero dei record”

L’“Albero dei record” di Cison di Valmarino illumina la vallata sottostante, regalando uno spettacolo straordinario che attira visitatori da ogni dove. Questo maestoso cedro dell’Atlante, che supera i 250 anni di vita, è uno dei più imponenti d’Europa: con un’altezza di oltre 35 metri e una circonferenza di 5 metri e 50, è tra i cinque alberi più grandi del continente. Da vent’anni, ogni anno, gli scalatori professionisti si occupano dell’allestimento delle luci che ne esaltano la grandezza. Questo cedro, una rarità botanica, si trova tra due dei Borghi più belli d’Italia: Cison di Valmarino e Follina. Follina merita sicuramente una sosta per ammirare la mistica abbazia di Santa Maria, uno degli esempi più puri di gotico cistercense in Italia, con il suo splendido chiostro ad arcatelle. Non lontano dal cedro dei record, si trova anche il suo albero gemello, scelto come Albero monumentale d’Italia, un’altra testimonianza della straordinaria bellezza e longevità di questa meraviglia naturale.

Castelbrando ; Castelbrando illuminato nella notte
Castelbrando illuminato nella notte

Le visite guidate al Castello 

Partono dalla chiesa di San Martino (del XIII sec. ricostruita nel XXIII vanta ben 22 affreschi del pittore Egidio Dall’Oglio) sono vere passeggiate nel tempo, protagonista indiscusso il dialogo fra le diverse epoche attraverso i duemila anni di storia: dai reperti romani alle mura medievali, dal Rinascimento all’elegante Settecento, fino ad oggi. Un’occasione anche per il visitatore esterno, tramite la scenografica funicolare Cison-Castelbrando, per conoscere l’appartenenza dell’uomo al luogo, la realizzazione del progetto architettonico, dove i vari saperi confluiscono e si integrano esaltando la connessione tra passato e presente. Narrazione di un virtuosismo progettuale fedele alla memoria e in armonia con il paesaggio, cuore dei più interessanti itinerari culturali ed enoturistici.  

Castelbrando ; Castelbrando, gli interni delle stanze
Castelbrando, gli interni delle stanze