Alex Warren, star emergente della musica pop e icona dei social, è arrivato in Italia con un’unica data del suo tour Cheaper than Therapy. Lunedì 3 marzo 2025, i fan hanno potuto vederlo dal vivo ai Magazzini Generali di Milano, un evento che segna una tappa fondamentale nel percorso di un artista che ha saputo trasformare le difficoltà della sua vita in musica capace di emozionare milioni di persone.
Dopo un’infanzia difficile segnata dalla perdita del padre e da una situazione familiare complessa, Warren ha trovato nei social e nella musica il suo spazio per raccontarsi senza filtri. Dai primi vlog su YouTube fino a diventare una delle voci emergenti più seguite su TikTok, il 24enne californiano ha saputo costruire una community globale di oltre 26 milioni di follower. Ma il successo non è arrivato solo online: la sua hit Carry You Home, una ballata intensa e toccante, ha superato i 210 milioni di streaming e il suo videoclip ufficiale ha raccolto oltre 17 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Con testi profondi e autentici, il suo album di debutto You’ll Be Alright, Kid (Chapter 1), segna un nuovo capitolo nella sua carriera musicale. La sua capacità di trasformare il dolore e le difficoltà in canzoni dal forte impatto emotivo lo ha reso un artista unico nel panorama pop contemporaneo. Ora, con il tour in corso e una crescente popolarità, Alex Warren si prepara a conquistare anche il pubblico italiano. Il concerto a Milano è stata un’opportunità imperdibile per vedere dal vivo un talento che ha fatto della musica la sua terapia, portando sul palco una storia vera, senza retorica, ma con tanta passione e autenticità. Lo abbiamo incontrato poco prima del live per un’intervista che ripercorre la sua carriera.

«[…] molte persone dicono che sono il loro terapeuta o che la mia musica li ha aiutati in qualche modo a guarire»
È la prima volta che vieni in Italia. Comee è nato il nome del tuo tour Cheaper than Therapy?
Per ora adoro Milano, non ho ancora avuto l’occasione di vivermi a pieno questa città, ma non vedo l’ora di scoprirla e fare un giro. Cheaper than Therapy è un nome che mi è venuto in mente perché penso che la “terapia” sia molto costosa al giorno d’oggi mentre i biglietti per il mio tour costano 35 dollari. Mi sembra divertente, molte persone dicono che sono il loro terapeuta o che la mia musica li ha aiutati in qualche modo a guarire, ho quindi pensato che potesse essere divertentee dire che il mio tour fosse più economico della terapia.
L’ironia e il gioco di parole fanno parte del suo DNA. Come ti ha aiutato a superare le difficoltà della tua vita?
È una cosa di cui parlo spesso, scrivere musica sui momenti difficili o poterci scherzare sopra credo sia davvero benefico. È una cosa bella perché puoi prendere tu il controllo davanti a situazioni verso le quali sei impotente e non hai il controllo. Penso che poter scherzare su qualcosa di triste o traumatico possa essere utile. Per me lo è stato e lo racconto nella mia musica.
«[…] mi fa sentire come se stessi aiutando delle persone che stanno vivendo quello che ho passato io, e ne sono davvero felice»
Credo che la tua vita sia un esempio straordinario anche per molti altri talenti emergenti e per le nuove generazioni affinché non perdano la fiducia in se stessi e continuino ad andare avanti.
All’inizio non era la mia intenzione, volevo solo scrivere di ciò che accadeva nella mia vita condividendo le mie esperienze. Ora invece è diventato qualcosa che mi fa sentire come se stessi aiutando delle persone che stanno vivendo quello che ho passato io, e ne sono davvero felice. Vorrei aver avuto tutto questo quando ero ragazzino, ma sono contento di poterci essere gli altri.
Hai iniziato a lavorare anche come Tiktoker e Youtuber. In che modo questa esperienza sta ancora influenzando la tua vita e come ha contribuito a sviluppare le tue capacità?
Per essere un Tiktoker e uno Youtuber devi imparare il marketing, che devi conoscere anche per essere un musicista. Molti musicisti non sanno necessariamente come promuovere la propria musica, ma grazie a YouTube e TikTok ho imparato a far conoscere le mie canzoni ad altre persone.
«[…] Con Carry You Home volevo davvero mostrare quanto amassi mia moglie»
Tra le tue canzoni, Carry You Home è un grande successo a livello mondiale. Come hai sviluppato musica e parole? Qual è il tuo processo creativo?
Lavoro con tre persone fantastiche, sanno tutto di me ed è bello perché ci sediamo e parliamo di quello che vogliamo scrivere. Prendiamo tantissime ispirazioni dai libri e dai film. Prendiamo molta ispirazione dai libri (ne leggiamo tantissimi) e anche dai film. Con Carry You Home volevo davvero mostrare quanto amassi mia moglie, e volevo poterglielo dire senza usare la frase classica «Ti amo, sei la mia vita».
Hai condiviso molti momenti con tua moglie, essendo stati insieme nei più difficili della tua vita. In che modo questo rapporto vi ha aiutato a crescere, e come lavorate e vivete insieme?
Lei per me è tutto, onestamente non sarei dove sono oggi senza di lei. A volte è sicuramente strano lavorare con tua moglie, ma è davvero bello. Ora che sono un musicista a tempo pieno e lei è una star dei social media, è bello vedere che abbiamo vite lavorative separate. Condividiamo quattro cani e lei si ispira molto dalla mia musica. Questo è davvero molto bello…
«[…] Quando ascolti le mie canzoni scopri tutto su di me, sono come un libro aperto»
La maggior parte della tua musica ha molti riferimenti biografici, per esempio in You’ll Be Alright, Kid. Ci sono altre canzoni che hanno segnato il tuo percorso e che sono significative?
Lo sono un po’ tutte, ovviamente. Ho sempre scritto la mia musica perché è ispirata a quello che mi è accaduto, da qui il nome dell’album You’ll Be Alright, Kid. Quando ascolti le mie canzoni scopri tutto su di me, sono come un libro aperto. Molte persone possono chiedersi in un primo momento chi io sia, ma dopo 45 minuti di canzoni sanno esattamente chi è Alex.
Quali i progetti futuri anche in termini di collaborazioni con artisti?
Mi piacerebbe molto lavorare con Lewis Capaldi, Ed Sheeran e Miley Cyrus. È forse un po’ ambizioso, ma queste persone sono straordinarie e sono anche una grande fonte di ispirazione per la mia musica. Voglio davvero suonare ai festival, perché amo il contatto diretto con il pubblico e i miei fan. Lo farò quest’anno per la prima volta e sarà davvero emozionante poter suonare di fronte a tantee persone che sono state in qualche modo influenzate o aiutate dalla mia musica.
«[…] sento che questo è l’unico mestiere in cui posso vedere le emozioni delle persone cambiare così drasticamente in ogni momento»
Milano è una città così piccola rispetto agli Stati Uniti. Quando ti esibisci dal vivo qual è l’atmosfera che si respira durante il tuo live?
Penso che tutti gli spettacoli siano davvero speciali, ovunque ci troviamo. Ho imparato che, indipendentemente dallo spettacolo che facciamo, tutti piangono, tutti ridono, tutti saltano. È bello perché sento che questo è l’unico mestiere in cui posso vedere le emozioni delle persone cambiare così drasticamente in ogni momento. In 3 minuti puoi vedere persone piangere e nei successivi 3 minuti anche sorridere e ballare. Questa è la parte più bella del nostro lavoro, far sentire emozioni differenti alle persone che arrivano al concerto.