Campo di Battaglia Alessandro Borghi

“Campo di Battaglia”: Gianni Amelio porta a Venezia 81 un ritratto struggente dell’animo umano

Presentato oggi alla Mostra del Cinema di Venezia, il suo ultimo lavoro, che vede come protagonista Alessandro Borghi, si propone come un'esplorazione penetrante del conflitto non solo bellico, ma soprattutto interiore

In un’epoca in cui il cinema italiano si confronta sempre più con la sfida di raccontare storie rilevanti e universali, Gianni Amelio si distingue come un maestro che riesce a fondere la memoria storica con una riflessione profonda sull’animo umano. Presentato oggi alla Mostra del Cinema di Venezia, Campo di Battaglia, il suo ultimo lavoro, che vede come protagonista Alessandro Borghi, si propone come un’esplorazione penetrante del conflitto non solo bellico, ma soprattutto interiore, che consuma gli individui durante una delle fasi più drammatiche della storia europea: la fine della Prima Guerra Mondiale.

Gabriel Montesi e Alessandro Borghi in Campo di Battaglia di Gianni Amelio
Gabriel Montesi e Alessandro Borghi in Campo di Battaglia di Gianni Amelio, foto Claudio Iannone

Alla Mostra del Cinema di Venezia una narrazione che scava nelle ferite

Liberamente ispirato al romanzo La Sfida di Carlo Patriarca, Campo di Battaglia si sviluppa attorno a un microcosmo umano, intrappolato tra le mura di un ospedale militare dove due medici, amici d’infanzia, si trovano ad affrontare dilemmi morali e personali di devastante intensità. Stefano, interpretato con intensa introspezione da Gabriel Montesi, rappresenta l’intransigenza e la rigidità morale di chi vede negli altri le proprie paure e insicurezze, mentre Giulio, reso con toccante delicatezza da Alessandro Borghi, incarna il conflitto tra l’etica professionale e la pietà umana.

Amelio costruisce un dramma che si sviluppa lentamente, come un’infezione che colpisce non solo i corpi, ma soprattutto le anime. Lo spettatore viene trascinato in un vortice di sospetti e paranoie, dove nulla è certo e ogni gesto può celare una colpa o un atto di eroismo nascosto. Il personaggio di Anna, una donna che combatte non solo contro i limiti del proprio tempo, ma anche contro un sistema che le è avverso, trova in Federica Rosellini un’interprete capace di rendere ogni sfumatura di fragilità e determinazione.

Federica Rosellini e Alessandro Borghi in Campo di Battaglia di Gianni Amelio
Federica Rosellini e Alessandro Borghi in Campo di Battaglia di Gianni Amelio, foto Claudio Iannone

Al Lido una riflessione sulla condizione umana, tra passato e presente

Sul piano tecnico, Campo di Battaglia si distingue per una cura minuziosa dei dettagli. La fotografia di Luan Amelio Ujkaj gioca con le luci e le ombre in un modo che richiama la claustrofobia degli spazi chiusi e l’oppressione di un mondo in cui la speranza sembra essere un lusso. La colonna sonora, composta dal veterano Franco Piersanti, aggiunge ulteriore profondità emotiva, mentre il montaggio di Simona Paggi conferisce un ritmo che alterna lentezza contemplativa a momenti di tensione quasi insostenibile.

Amelio non si accontenta di raccontare una storia di guerra; il suo obiettivo è quello di scavare nelle dinamiche umane, nei compromessi morali e nelle zone grigie dell’etica. Campo di Battaglia è un film che interroga il passato per parlare al presente, una riflessione sulla fragilità della condizione umana che risuona con inquietante attualità. In un mondo che spesso cerca risposte semplici a domande complesse, Amelio ci ricorda che la verità è quasi sempre nascosta nei dettagli, nelle sfumature, nelle battaglie interiori che ognuno di noi è chiamato a combattere.

Alessandro Borghi Campo di Battaglia Gianni Amelio
Alessandro Borghi, uno dei protagonisti di Campo di Battaglia sul set con il regista Gianni Amelio

A Venezia 81 Gianni Amelio, con quest’opera, conferma il suo ruolo di osservatore attento e profondo della società, capace di restituire attraverso il cinema una visione della realtà che è al contempo dolorosa e necessaria. Campo di Battaglia, che uscirà nelle sale il 5 settembre, non è solo un evento cinematografico, ma un momento di riflessione collettiva su temi che, pur appartenendo a un’epoca lontana, continuano a interrogare la nostra coscienza.