Quello che colpisce sin da subito di Cristina Marino è la concretezza. Nelle sue parole traspaiono un’estrema onestà intellettuale, una forte sicurezza in quello che fa e una travolgente passione per il suo lavoro che, da qualche anno, è fortemente concentrato su BeFancyFit. Nato nel 2019 come un blog dedicato al mondo del benessere, il progetto si trasforma in una vera e propria piattaforma di fitness divenendo in poco tempo un punto di riferimento per decine di migliaia di donne.
Cristina specifica immediatamente che BeFancyFit non propone diete miracolose e non promette fisici scolpiti senza un costante impegno. Quello che presenta alle oltre 40.000 iscritte alla sua community è uno stile di vita, allenamenti e piani nutrizionali personalizzati che consentono un cambiamento visibile nel quotidiano. Una filosofia che parte dal presupposto che l’amore verso gli altri nasce da quello per noi stessi e che l’amore per noi stessi passa anche attraverso il benessere mentale e fisico. È questa la forza di un brand in costante evoluzione che, nel prossimo futuro, si aprirà anche al mondo maschile.
Imprenditrice affermata ma anche attrice. L’esordio di Marino avviene con Amore 14 di Federico Moccia e decolla grazie a serie tv e film di successo. Complice un lockdown e due figli nati a distanza ravvicinata, Cristina ha da qualche anno messo in standby la recitazione. Proprio per questa ragione l’esigenza di raccontarsi attraverso la settima arte, magari con un ruolo lontano dalla sua zona di comfort, diventa più impellente.

«BeFancyFit è stata la conseguenza di una condivisione che avveniva all’epoca sui social e poi tramite un blog»
Spesso decidiamo di fare da soli determinate cose quando non siamo soddisfatti del modo in cui vengono fatte dagli altri. È un po’ questa la filosofia con cui è nata BeFancyFit?
No, non perché non ero soddisfatta del lavoro altrui ma perché ero molto soddisfatta del mio.
In realtà non è nata neanche da una necessità mia ma è stata la conseguenza di una condivisione che avveniva all’epoca sui social e poi tramite un blog. Le richieste iniziavano a essere tante e quindi con il tempo abbiamo iniziato a strutturarci. Abbiamo capito che poteva nascere un business. Vedo tante cose intorno a me che, a mio avviso, funzionano poco. Però ognuno fa quello che meglio crede. Io faccio il mio e lo trovo particolarmente efficace.
Quali sono le donne della community BeFancyFit e quali sono i loro desideri?
Il comune denominatore è l’amore verso sé stesse. Sono tutte donne che scelgono di rendersi cura di sé. BeFancyFit offre un servizio che non necessita di grande tempo né di grandi spazi, perché gli allenamenti durano mezz’ora e basta un tappetino. Sono donne che sono alla ricerca di qualcosa di pratico da poter fare ovunque senza troppe esigenze. Con BeFancyFit in mezz’ora fai il tuo workout e lo puoi fare a casa tua. Abbiamo un range molto vasto. Non abbiamo teenager, abbiamo un pubblico più consapevole che va dai 25 ai 55 anni. Abbiamo mamme e quindi allenamenti sia per donne in gravidanza che post partum.
Credo che il loro desiderio sia imparare un metodo, capire e far proprio il messaggio di BeFancyFit. Con poco ci si può prendere davvero cura di sé allenandosi una mezz’ora per tre volte a settimana con una sana e corretta alimentazione, perché la nostra non è una dieta ma un piano nutrizionale. Credo che il loro desiderio sia imparare uno stile di vita sano.


«Quello che promuovo è uno stile di vita, non una dieta»
Il mondo dei social può essere pericoloso e può spesso veicolare messaggi sbagliati. Penso anche a quei profili di sedicenti guru che promuovono intrugli miracolosi promettendo rapidi dimagrimenti. Come si fa ad evitarli?
Innanzitutto, è la comunicazione che fa tutto. Io dico sempre che non è che, se comprate il programma a giugno, poi ad agosto avrete il fisico di Gisele Bundchen. E non è che, se comprate l’integratore ‘Fat Burn’, il mio bruciagrassi, potete mangiare qualsiasi cosa vi vada.
La comunicazione fa la differenza. Quello che promuovo è uno stile di vita, non una dieta. Deve esserci costanza, deve durare nel tempo, ci vogliono dei sacrifici. Io non vendo miracoli ma uno stile di vita sano. Ti offro tutti i servizi per poterti prendere cura di te e so per certo che questo ti porterà ad avere dei risultati sia in termini di benessere mentale che fisico.
C’è qualche novità su cui stai lavorando?
Noi in questo momento siamo un B2C. Il nostro prossimo obiettivo è entrare a far parte del B2B, che è sicuramente molto pertinente al percorso di BeFancyFit. Il nostro obiettivo è aprire presto al mondo maschile. Ci stiamo lavorando ma lo stiamo facendo con grande calma e attenzione. E poi stiamo lavorando alla nuova release dell’app, che al momento è stata messa in standby.
Tu lavori molto con i social e spesso ti domandano quali sono i messaggi più brutti che hai subito dagli hater. Io vorrei domandarti invece qual è stato il messaggio positivo ricevuto che ti ha fatto più piacere?
Quando ho iniziato a fare BeFancyFit non pensavo di poter migliorare la vita di qualcuno e oggi mi fa strano dirlo però è così. Ricevere dei messaggi da mamme di ragazze che hanno avuto un problema alimentare serio e che mi hanno ringraziato per aver salvato le loro figlie non ha prezzo.

«Mi piacerebbe fare una cosa dove devo realmente mettermi davvero in gioco e dove posso lavorare veramente su un personaggio, cosa che fino a oggi non mi è ancora capitata fino in fondo»
Non trovi che adesso il mondo del fitness e del wellness sia sempre più sovrappopolato? Se apro il mio Instagram una sponsorizzata su due è su una pagina di un personal trainer…
Io penso che il lockdown abbia creato dei nuovi personal trainer immaginari. La differenza è che BeFancyFit ha il suo valore perché esiste prima del lockdown. Purtroppo in questo momento il fitness è diventato un trend. Però finché è un trend positivo va bene così.
Parliamo della tua altra anima, la recitazione. La prima occasione al cinema arriva con Amore 14 di Federico Moccia. Che ricordo hai di quell’esperienza?
È stata un’esperienza molto divertente nata per caso che mi ha fatto scoprire un mondo che non conoscevo. E poi l’ho fatto totalmente in maniera incosciente: avevo 17 anni, ero finita su un set, mi avevano dato una casa, ero sola a Roma. Ho capito che il set è una macchina molto divertente in cui mi piace stare.
Il tuo ultimo progetto come attrice risale al 2021. Hai voglia di rimetterti di nuovo in gioco come interprete? A che genere di ruolo aspiri?
Sì, devo dire che ho molta voglia. Credo che fino ad oggi non ho avuto una vera e propria opportunità. Ho sempre fatto cose affini al mio genere. Mi piacerebbe fare una cosa dove devo realmente mettermi davvero in gioco e dove posso lavorare veramente su un personaggio, cosa che fino a oggi non mi è ancora capitata fino in fondo.


E com’è invece la Cristina spettatrice. Qual è l’ultimo film che hai visto al cinema o l’ultima serie guardata su una piattaforma?
L’ultima serie che ho guardato è Il problema dei 3 corpi, che mi ha lasciato perplessa ma mi ha fatto riflettere. Tutto questo mondo, tra tecnologia e intelligenza artificiale, mi spaventa tantissimo. Io scrivo ancora con foglio e una penna, invece adesso se vuoi scrivere una poesia a qualcuno te la scrive ChatGPT. Questo un po’ mi spaventa e mi confonde. Mentre l’ultimo film che ho visto è stato Oppenheimer.
Che mondo speri di consegnare ai tuoi figli?
A me in questo momento la gente sembra davvero fuori controllo. Spero che i miei figli vedano un po’ più di rispetto e di amore, verso sé stessi e di conseguenza verso gli altri. E poi spero in un mondo più autentico, fatto di cose reali. Ora sono al mare con i miei bimbi e li vedo giocare in piazzetta, qualcosa che vedi sempre di meno. I bambini ormai in cortile non ci sono più perché sono in cameretta a giocare con i videogiochi. Tornare un po’ a quelle che sono le origini ed essere radicati alla vita e alle piccole cose è qualcosa che abbiamo bisogno di riprendere.

Credits
Photographer Maria La Torre
Stylist Francesca Piovano
Make up Artist Chiara Corsaletti
Hairstylist Simone Rocco – The Agency Aldo Coppola
Location Chapter Roma Hotel