Più di 2 milioni e 300mila seguaci su TikTok e un altro milione di profili al suo seguito su Instagram fanno di Emily Pallini una delle creator più influenti e apprezzate dalla generazione Z. Romana, classe 2002, Emily si è fatta strada nel mondo dei social grazie alla naturalezza e alla spigliatezza con cui ogni giorno racconta momenti quotidiani alla sua folta community. Tra moda, make-up e temi di attualità, la creator è diventata un punto di riferimento per le follower.
Era ancora al liceo quando, quasi per gioco, carica il suo primo video su TikTok (che all’epoca si chiamava ancora musical.ly). Una clip dopo l’altra Emily inizia a capire la potenzialità di una piattaforma in costante espansione e a dare libero sfogo alla sua creatività. Al suo fianco in tutto il percorso la creator ha sempre potuto contare sulla famiglia, che ha fortemente creduto nelle sue capacità e ha continuato a sostenerla in ogni momento della carriera. Abbiamo provato a conoscere qualcosa in più sul suo lavoro e sulla sua vita privata. Ecco cosa ci ha raccontato.
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Emily Pallini a proposito del suo percorso sui social: «Nel corso del tempo questa passione si è trasformata in una vera e propria professione»
Ricordi qual è stato il tuo primo video postato sui social?
Il primo video che ho postato è stato su TikTok, se non sbaglio nel 2018. Al tempo la piattaforma si chiamava ancora musical.ly. Non ricordo esattamente quale fosse, ma penso si trattasse di un lipsync, quindi un video che andava a tempo con la musica. Prima era questo il genere di video che andava, adesso penso che TikTok sia una piattaforma molto più creativa. Ci sono tante funzioni in più, molti più contenuti su diversi mondi. C’è un’ampia scelta, prima era molto più basic come social.
Quale sarebbe stato il piano B se non avessi iniziato questa carriera?
Diciamo che questa opportunità mi è arrivata in un periodo in cui ero ancora molto giovane. Allora frequentavo il liceo e non avevo ancora ben chiaro cosa avrei voluto fare in futuro. Nel corso del tempo questa passione si è trasformata in una vera e propria professione. Se dovessi pensare ai miei interessi attuali e immaginarmi in una realtà completamente diversa, mi piacerebbe studiare scienze della nutrizione umana o qualcosa di strettamente connesso al mondo dell’alimentazione. È un interesse che si è sviluppato un po’ negli anni ed è completamente distante da ciò che faccio adesso. Trovo affascinante come la nutrizione possa influenzare la salute e il benessere delle persone.
Le persone più adulte fanno ancora fatica ad accettare l’idea che quello del creator sia un lavoro a tutti gli effetti. Hai trovato e continui a trovare pregiudizi?
Sì, riscontro ancora dei pregiudizi riguardo il lavoro del content creator. La figura del creator è emersa di recente, quindi è abbastanza comprensibile che ci sia una certa resistenza a questo tipo di lavoro. Non è un impiego tradizionale perché non ci sono orari specifici, non si va in ufficio tutti i giorni, è una professione molto dinamica. Sono sicura che con il tempo, piano piano, questa figura diventerà sempre più riconosciuta soprattutto nel mondo degli adulti, per cui è ancora tutto nuovo.
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«La mia famiglia mi ha compresa e sostenuta dal primo giorno»
Qual è l’opinione della tua famiglia in merito?
La mia famiglia mi ha compresa e sostenuta dal primo giorno, ancor prima che ci credessi io stessa. Sono stati proprio loro a spingermi a continuare perché inizialmente non era semplice. C’erano poche persone che creavano contenuti sui social e perciò era visto come una cosa strana e diversa. Io ho iniziato quando ero ancora al liceo, ogni tanto mi capitava anche di ricevere qualche presa in giro e battutina. I miei mi hanno sempre spinta a continuare. Anzi, avevano tante idee. Mia madre mi ha aiutata spesso a fare dei video particolari, quindi devo dire che sono sempre stati miei sostenitori.
Tra creator c’è più invidia o più solidarietà? Che rapporti hai con i tuoi colleghi?
TikTok si distingue dal resto delle piattaforme. Trovo che ci sia molta solidarietà e molto supporto tra noi creator, perciò non percepisco grandi forme di invidia. Ho conosciuto tante persone che si impegnano, che studiano ogni giorno e che si sostengono a vicenda.
Chi, come te, fa questo lavoro si espone inevitabilmente al giudizio delle persone. Molte volte sei stata vittima di commenti di odio e di bodyshaming da parte degli hater. Come hai reagito e come reagisci in questi casi? Riesci a farteli scivolare addosso o ti feriscono?
Non sono esposta in maniera particolare ad attacchi delle persone. Se dovessi trovarmi di fronte a commenti negativi, mentirei se dicessi che non mi toccherebbero minimamente. Ogni tanto capita e non è mai piacevole ricevere ondate di bodyshaming. Quando questo accade cerco di andare avanti per la mia strada, tentando di cogliere ciò che di costruttivo c’è da cogliere e aggiungere al mio bagaglio personale.
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Emily Pallini e il ruolo dei creator sui social: «Credo che chiunque abbia la possibilità di parlare a tante persone debba maturare una sorta di responsabilità»
Hai una community molto ampia e spesso ti ritrovi a condividere con loro messaggi molto importanti, come l’amore per se stessi. Senti di avere una responsabilità nei confronti delle persone che ti seguono?
Sì, io credo che chiunque abbia la possibilità di parlare a tante persone debba maturare una sorta di responsabilità. Per quanto io sia giovane, e non senta di dover insegnare niente a nessuno, so che comunicando a un pubblico ampio devo prestare attenzione in modo che i messaggi che mando vengano filtrati. Quando ho avuto l’acne inizialmente avevo paura a mostrarmi di fronte agli altri, perché era una cosa che mi rendeva debole e avevo paura che i commenti delle persone non sarebbero stati positivi. Invece devo dire che, nel momento in cui mi sono esposta, mi sono resa conto di aver fatto un’azione positiva e di aver aiutato un sacco di persone, oltre che me in primis. Dal primo giorno la mia community mi ha sostenuta, ci siamo scambiati consigli, ho aiutato tante altre persone. Tuttora molti ragazzi e ragazze mi scrivono per chiedermi pareri o semplicemente per avere un supporto.
Qual è stata la tua prima celebrity crush?
In realtà non ho avuto una celebrity crush in particolare, non c’è mai stato una ragazza o una ragazza che mi abbia influenzato così tanto. Se devo pensare a un attore ti direi Zac Efron. Lo seguo dai tempi di High School Musical.
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«Ogni rapporto e interazione mi aiuta a imparare qualcosa di nuovo e ad arricchire la mia visione personale»
Un sogno che sei riuscita a realizzare e uno che è ancora chiuso nel cassetto?
Uno dei sogni più grandi che sono riuscita a realizzare è quello di avere un lavoro che mi consente di crescere sia da un punto di vista personale che professionale. Questa carriera, che con il tempo è andata a crescere, mi ha dato l’opportunità di viaggiare, di arricchire le mie esperienze e conoscenze. È stato un sogno che non pensavo avrei potuto realizzare così pienamente. Per quanto riguarda i sogni ancora nel cassetto, ne ho tanti che custodisco gelosamente e non ne parlo mai. Sicuramente voglio continuare a lavorare per concretizzarli sempre più, magari facendo qualcosa che sia al di fuori dei social e cercando di ampliare la mia strada.
Qual è il tuo rapporto con la moda?
Devo dire che sono sempre stata molto affascinata da tutto ciò che gira intorno al mondo della moda. Non mi considero assolutamente un’esperta però mi piace molto entrare in contatto con persone che lavorano in questo settore. Noto che ogni rapporto e interazione mi aiuta a imparare qualcosa di nuovo e ad arricchire la mia visione personale. Perciò il mio approccio alla moda è molto aperto perché ho ancora tanto da imparare.
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Credits
Photographer: Alberto Alicata
Art Director: Eigei Scrive
Stylist: Jacopo Venturi
Make Up Artist: Eleonora Juglair
Hair stylist: Chiara Marinosci
Fashion Assistant: Caterina Magni