Il Gruppo Duetorrihotels ha deciso di accogliere l’arte all’interno delle sue stanze e dei suoi saloni: sono state presentate, infatti, quattro mappe handmade, create dall’artista Marta Iorio, napoletana d’origine ma bolognese d’adozione. Le mappe, realizzate a mano con acquerelli e tempera, non sono solo rappresentazioni geografiche, ma reinterpretano l’estetica vintage dei manifesti pubblicitari per suggerire nuovi percorsi di viaggio.
Ogni mappa è dedicata a un hotel con sede diversa – Bologna, Verona, Firenze, Genova – e offre itinerari che partono dalle rispettive strutture, esplorando le culture e le bellezze locali. Ogni hotel è presentato come punto di partenza per un itinerario che include attrazioni famose e gemme nascoste delle rispettive regioni per ispirare viaggi e scoperte. L’artista ha creato queste opere come un ricordo tangibile dell’esperienza di soggiorno, contribuendo a promuovere la bellezza e il patrimonio culturale dell’Italia.


Le sorprese non finiscono qui. Grazie all’esperienza della giornalista Beba Marsano è nato DuetorrihotelsSecret Grand Tour che permettono di visitare le quattro città – Bologna, Verona, Firenze e Genova – attraverso percorsi di scoperta che valorizzano ciò che si cela alla vista del turista comune. L’esperienza di viaggio in queste città diventa anche l’occasione per ammirare i tesori all’interno degli hotel, custodi di opere d’arte che intrecciano una relazione profonda con il contesto in cui sono inseriti.
Abbiamo visitato l’Hotel Bristol Palace situato nel cuore di Genova, un’affascinante struttura Liberty, che conserva, perfettamente restaurati, originali arredi Déco, preziosi oggetti e complementi d’arredo dell’Ottocento, tra cui sontuosi salotti Napoleone III, restituiti a nuova vita grazie all’impegno del gruppo Duetorrihotels Spa.

L’incredibile vita dell’hotel e la suite La Superba
Fin dalla sua apertura, nel 1905, l’Hotel Bristol Palace fu considerato uno dei più prestigiosi hotel di Genova e divenne luogo eletto dalla nobiltà de “La Superba”, che lo scelse come cornice di leggendarie feste dell’alta società. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il comando tedesco vi installò il suo quartier generale, costruendo un tunnel segreto fino al porto di Genova e al termine della Seconda Guerra Mondiale fu sede invece del Comitato Italiano di Liberazione dell’Alta Italia. Splendidamente restaurato, conserva oggi strutture, ricchi arredi e interni in stile Art Déco, di cui nel tempo si è conservato inalterato il fascino, grazie ai sapienti interventi conservativi.

L’hotel custodisce alcuni preziosi oggetti: argenteria, porcellana cinese antica, vasi di ceramica d’Albissola, porcellane di Capodimonte e altre suppellettili, testimonianze dell’originario arredamento. Oggi nell’ambito della ristrutturazione della struttura è la nuova Suite Presidenziale, ampia 170 metri quadri, è il fiore all’occhiello del Bristol Palace, battezzata La Superba, come viene soprannominato il capoluogo ligure, per rendere omaggio alla città.
Ancora prima di essere inaugurata ufficialmente, la Suite ha ricevuto il suo primo ospite illustre, Alberto di Monaco, cliente affezionato del Bristol Palace. L’ambiente si apre su un foyer ampio e regale, che dà accesso alle due camere, al salotto e a due bagni entrambi completi di spa di ultima generazione con bagno turco, cromoterapia, aromaterapia, doccia emozionale e calidarium. Ambienti riscaldati dai toni caldi del legno e dai materiali preziosi dei bagni per un soggiorno indimenticabile.

Il Bristol Palace e il suo appeal per il jet-set
Nel corso degli anni, il prestigio del Bristol Palace ha attratto numerosi personaggi del jet set internazionale. Scrittori, come Edmondo de Amicis, Gabriele D’Annunzio e Luigi Pirandello; attori, come Vittorio de Sica e Alberto Sordi; reali e capi di Stato, come l’Imperatore Hirohito, l’Infanta di Spagna, il Principe Alberto II di Monaco e Carlo Azeglio Ciampi; politici, come il Nobel Yitzhak Rabin e Simon Peres; personalità legate al mondo della cultura, come il Nobel Rita Levi Montalcini e lo scrittore premio Nobel Orhan Pamuk, leggende della danza come Rudolf Nureyev e Carla Fracci.
Alfred Hitchcock è stato ospite del Bristol Palace in due occasioni: nel 1925, mentre era a Genova per girare alcune scene del suo primo film in assoluto, The pleasure garden, e nell’estate del 1954, quando stava realizzando Caccia al ladro. Si dice che sia stato proprio lo scalone ellittico in marmo bianco che si avvita a spirale fino al sesto piano, dalla prospettiva che assolutamente vertiginosa a fare da ispirazione per il leit-motiv del film Vertigo, alias La donna che visse due volte. Molti ricorderanno la scena più iconica, quella della caduta dalla scala a chiocciola del campanile. Ebbene a ripercorrere lo scalone si viene rapiti dalla vertigine della sua bellezza e si comprende appieno tutto il potere suggestivo di questo magnifico hotel.

La collana I libri della buonanotte: Passeggiata Anita Garibaldi di nervi
Per far scoprire le città in modo diverso Gruppo Duetorrihotels ha sviluppato una serie di libri in formato tascabile curati dalla gionalista e autrice Beba Marsano che per ogni città – Bologna, Verona, Firenze, Genova – ha individuato una bellezza che vale il viaggio. Un piccolo libro che si legge in pochi minuti e che l’ospite può portarsi a casa come souvenir del viaggio.
Per Genova Beba ha scelto la passeggiata intitolata ad Anita Garibaldi di Nervi, che serpeggia per quasi due chilometri nella roccia viva tra l’acqua e i parchi di aristocratiche dimore di villeggiatura, oggi musei. Un percorso scenografico, che da più di un secolo e mezzo ha incantato viaggiatori, artisti, poeti. Da Camillo Sbarbaro, rapito dalla “trama delle lucciole”, a Marina Cvetaeva, da Mosca, che qui vede per la prima volta il mare, fino alla bellezza ruvida e pietrosa di Eugenio Montale nei suoi Ossi di seppia.
Un percorso nella bellezza della natura come scrive la stessa Beba Marsano: «Pavimentazione in mattoncini rossi a lisca di pesce, lampioncini in ferro battuto, corrimano celeste dal motivo a onda, vecchie panchine color cielo dallo schienale mobile per orientare lo sguardo verso il passeggio o l’infinito. Oggi si presenta così la balconata sull’azzurro di 1832 metri di lunghezza, capolavoro del marchese Gaetano Gropallo, gentiluomo visionario, che a metà ottocento ha l’intuizione di trasformare in promenade l’accidentato sentiero utilizzato da pescatori e qualche contadino per raggiungere gli orti a mare. Dieci anni di lavoro per trasformare in spettacolo accessibile anche ai forestieri quella scheggia di costa dirupata, macchiata da agavi e piante grasse, sforacchiata da piscine naturali, spalancata su un panorama da vertigine. Che dal monte di Portofino si dilata fino a capo Mele sullo sfondo delle Alpi Marittime e, in certe giornate dalla luce di cristallo, esibisce all’orizzonte pure i profili di isole lontane: Gorgona, Capraia e Corsica».
