Jody cecchetto Next Gen

Dal web al palco (non solo di Sanremo): il percorso senza etichette di Jody Cecchetto

Attore, conduttore, content creator: in occasione di un progetto editoriale speciale, realizzato con le collezioni dei giovani designer di Polimoda

Attore, conduttore, content creator: Jody Cecchetto è una delle voci più fresche e versatili della nuova generazione dell’intrattenimento italiano. Figlio d’arte, ma con un percorso costruito passo dopo passo in autonomia, Jody ha saputo muoversi con naturalezza tra media tradizionali e nuove piattaforme digitali, intrecciando esperienze televisive, radiofoniche e web. Dalla sua prima apparizione in Alex & Co. fino alle conduzioni radio su RTL 102.5, passando per progetti YouTube, Twitch e l’esperienza al Festival di Sanremo, Jody rappresenta una figura ibrida capace di parlare sia al pubblico giovane che a quello più adulto.

Lo abbiamo incontrato a Firenze in occasione di un progetto editoriale speciale, realizzato con le collezioni dei giovani designer di Polimoda che stanno portando nuove visioni nel mondo della moda.

Jody Cecchetto
Total look Nansen Capici

«Io mi sono fatto semplicemente sorprendere, abbagliare da questo mondo del set che mi ha stimolato e da lì ho sperimentato il mondo delle serie TV. Da lì è iniziato tutto»

Hai iniziato prestissimo la carriera in tv. Quanti anni avevi?

In realtà, non prestissimo: ero già maggiorenne. Avevo finito le superiori e il mio ingresso nel mondo dello show business è avvenuto quasi per caso. Pubblicavo ogni tanto video su Facebook, cose semplici, mentre suonavo la chitarra. Una produzione Disney Channel mi contattò per un provino: cercavano un presentatore di un talent all’interno della serie Alex & Co.. Andai a Cologno Monzese, feci il provino, e mi presero. In quella serie ho recitato la parte di Jody, perché si chiamava così il mio personaggio nella seconda stagione ed era un presentatore… Io mi sono fatto semplicemente sorprendere, abbagliare da questo mondo del set che mi ha stimolato e da lì ho sperimentato il mondo delle serie TV. Da lì è iniziato tutto. Un percorso atipico: oggi si parte dal web e si approda in TV, io ho fatto il contrario.

E com’è proseguito quel percorso?

Dopo Alex & Co. mi sono trasferito a Roma per un altro provino e ho interpretato un cattivo, un ruolo più attoriale. Ho capito però che la recitazione, per quanto stimolante, era fatta di troppe attese. Da lì ho iniziato a sperimentare con il web: con due amici storici ho creato IPANTS, un progetto video dove commentavamo programmi trash. Poi è arrivata la radio: prima con RDS Next, un ibrido tra FM e dirette online, e poi con RTL 102.5 grazie al mio editore Lorenzo Suraci. Oggi mi piace dire che ho un doppio percorso: da un lato i media tradizionali, dall’altro la comunicazione con le nuove generazioni sul web.

E la musica? Quando hai capito che c’era anche lì uno spazio per te?

La musica è arrivata in modo naturale. L’ho respirata da bambino, in casa, anche in contesti non proprio “da bambini”, come le sessioni in studio. È sempre stata una passione, anche se oggi resta soprattutto un rifugio personale: canto sotto la doccia, suono la chitarra per rilassarmi. Ho provato ad avvicinarmi professionalmente, ma con un cognome come il mio la pressione era tanta, le aspettative altissime. Così ho deciso di viverla come hobby, senza forzature. Seguo molto la scena italiana: dall’indie alla trap, fino al ritorno delle chitarre e del pop punk. Uno dei miei migliori amici è Diego Naska, fa proprio quel genere, e lo adoro.

Jody Cecchetto
Total look Nansen Capici

«Ricordo con affetto la telefonata diretta di Amadeus per Sanremo, un gesto che non dai mai per scontato»

Se dovessi dare un consiglio ai giovani musicisti italiani?

Direi di trovare una cifra personale e non inseguire solo i trend. Oggi vedo tanti giovani che, vedendo certi artisti “funzionare”, tendono ad adeguarsi. Se “reciti” nella musica, arrivi meno rispetto a quando sei autentico. Penso a Olly: è sempre stato coerente con sé stesso, con il suo modo di vivere la musica e la vita. La sua autenticità arriva, e si sente.

Sanremo è stato un passaggio importante per te. Che ricordi hai di quell’esperienza?

Ho sempre seguito Sanremo, anche quando non era “cool”. Negli ultimi anni, grazie ad Amadeus e a una serie di coincidenze, il Festival è tornato ad avere un ruolo importante soprattutto per i giovani. Ricordo con affetto la telefonata diretta di Amadeus, un gesto che non dai mai per scontato. È bello quando direttori artistici così importanti trovano il tempo per contattarti in prima persona. Hanno mille impegni, mille pensieri, eppure sono lì, a contattare direttamente anche figure magari “secondarie” come i presentatori del PrimaFestival. E questo vale anche per il palco Suzuki in Piazza Colombo, dove mi ha voluto Carlo. Sono state esperienze due bellissime e con entrambi ho costruito un bellissimo rapporto.

E quest’estate ti abbiamo visto anche al TIM Summer Hits.

Sì, insieme a Mattia Stanga abbiamo condotto le interviste dal backstage. È stato speciale ritrovare tanti artisti che conosco da anni, come Olly e Gianmaria, con cui avevo già collaborato in passato. Vederli crescere e restare coerenti con sé stessi dà grandi soddisfazioni.

Jody Cecchetto
Total look Mandula Maczkó

«Ho un nuovo format in arrivo, un progetto in cui sarò finalmente protagonista»

Parliamo di futuro: quali progetti ci puoi anticipare?

Ho un nuovo format in arrivo, un progetto in cui sarò finalmente protagonista. Non voglio chiamarlo “podcast” perché la parola è inflazionata, ma sarà qualcosa di simile, dedicato alla scoperta di artisti, ma con un approccio originale. Nasce anche dalla mia esperienza su Twitch e dal legame con Grenbaud (al secolo Simone Buratti, classe 2001), che è oggi uno dei più forti streamer italiani, oltre ad essere anche un grande amico.

E tu come ti vedi tra qualche anno?

Il mio obiettivo è diventare un presentatore a tutti gli effetti. Sanremo resta un sogno, ma non è l’unica strada. Oggi ci sono tantissime piattaforme e format che permettono di arrivare al pubblico in modi diversi, penso a LOL su Prime o al ritorno di X Factor. Alessandro Cattelan è uno dei miei riferimenti: per lui quel programma fu cruciale. Perché no? Magari anche per me lo sarà.

Jody Cecchetto
Shirts Mandula Maczkó & Leonardo Iori, trousers Sofia Sapena, boots Veronica Bezzeccheri
Jody Cecchetto
Total look Nansen Capici, gloves & Shoes Leonardo Iori
Jody Cecchetto
Total look Nansen Capici
Total look Nansen Capici
Total look Mandula Maczkó, shoes Sofia Sapena

Credits

Photographer Leonardo Casalini

Stylists Burchfield Echo Rain, Cai Fengyu, Rose Logan, Nicole Wang Qiang 

Grooming Rachele Pacini

Location Manifattura Tabacchi