Matteo Santorum: «Recitare è una missione, non ho piani B»

Dal Trentino a Londra e al successo in TV: la storia di un attore che vive la recitazione come una missione e non ammette alternative al suo sogno

«Ho un grande difetto che è quello di essere logorroico» è una delle premesse che Matteo Santorum fa all’inizio dell’intervista. Nelle sue parole c’è il desiderio di raccontarsi con completezza e di non lasciare indietro nessun dettaglio che possa aiutare a conoscerlo. È chiaro sin da subito che per il giovane trentino non ci siano alternative percorribili rispetto alla recitazione. «Per me non esistono piani B, io voglio fare questo tutti i giorni» condivide con fermezza. È ancora un ragazzo quando decide di lasciare la sua città natale, Riva del Garda, per trasferirsi a Londra e studiare presso la prestigiosa Royal Drama Academy (RADA). «Sono partito da piccolo. Ho fatto un bel salto, vengo da un paesino sperduto tra le montagne» racconta Santorum, classe 2000. Una decisione accolta con un pizzico di scetticismo iniziale dai suoi genitori. «I miei erano contrariati. Mia madre è un’insegnante, mio padre si occupa di agricoltura. Dire loro che volevo fare l’attore e che volevo andare a studiare a Londra è stato un bel colpo. È stato un bel passo lasciar andare un figlio dall’altra parte dell’Europa a 14 anni» svela. La tenacia e la costante volontà di migliorarsi, come individuo e come interprete, faranno il resto.

Matteo Santorum
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Il percorso di Matteo Santorum

Matteo inizia a conquistare i primi ruoli importanti in produzioni seriali italiane. Entra nel cast di Un posto al sole, dove resterà per diverse puntate. «È stata una palestra fantastica. È come essere a teatro, non hai a disposizione i ciak che avresti nel cinema» rivela parlando della gavetta fatta sul set del daily drama di Rai Tre. Il suo percorso televisivo prosegue con Io ricordo, Piazza Fontana, docufiction che racconta uno dei momenti più dolorosi della storia contemporanea italiana, ed Erasmus plus stories, in cui recita in inglese. A novembre è su Rai Uno nel cast di Libera con il ruolo di Elia, un ragazzo «romantico, dolce, timido e impacciato» che «si troverà coinvolto in peripezie per amore».

Matteo Santorum
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Matteo Santorum e l’arte come missione

Matteo porta un rispetto quasi sacrale per l’arte. «Recitare è una missione, ha uno scopo sociale – sostiene con convinzione – Portiamo in scena quadri di vita quotidiana con un significato dietro. Io penso che con l’arte si possa aiutare davvero tante persone». Santorum vive ogni opportunità interpretativa come un nuovo modo per mettersi a nudo e alla prova. «Ogni ruolo per me è una sfida personale. Parto da me per raccontare l’altro», dice. Ma c’è un elemento a cui non riesce a rinunciare né nella sua vita privata né sul set ed è il fattore umano. «Spesso si dimentica che siamo esseri umani prima che attori, che abbiamo le nostre emozioni e la nostra sensibilità», ribadisce saldamente. Con l’arte Matteo sa di poter tornare all’umanità e a quel senso di appartenenza che non dovrebbe mai mancare in qualsiasi tipo di relazione tra persone. «Alla fine siamo tutti una sola cosa. Ci incaselliamo in una piccola parte ma siamo molto altro» conclude.

Matteo Santorum
Coat & bomber Hogan, shorts Alchètipo, boots Scarosso
Matteo Santorum
Underwear Calvin Klein, boots Scarosso
Matteo Santorum
Jumper & trousers Tommy Hilfiger, shoes Hogan
Total look Dsquared2
Suit Karl Lagerfeld, boots Scarosso

Credits

Photographer Davide Musto

Art Direction & Styling Saccage Agency 

Grooming Giorgia Azzara – Luigi Alesi Agency

Stylist Assistant Edoardo Morando

Videomaker Aurora Sanna

Location Coho Loft Roma