L’esperienza diretta con aziende e professionisti rappresenta un tassello essenziale nella formazione delle nuove generazioni che aspirano a entrare in un settore specifico. Nel mondo del fashion, in particolare, il contatto con la realtà lavorativa consente agli studenti di approfondire il funzionamento dell’industria, affinare competenze pratiche, alimentare la creatività e sviluppare una visione strategica indispensabile per affrontare le sfide del settore.
Per questo, i percorsi formativi puntano sempre più a creare un ponte tra studenti e aziende, favorendo nuove sinergie e dando ai giovani l’opportunità di portare la loro creatività all’interno delle grandi maison. Un esempio virtuoso è il NABA Mentorship Project with Mantero, nato nel 2021 dalla collaborazione tra NABA, prestigiosa accademia di arti e design, e Mantero, storica azienda tessile a conduzione familiare con quattro generazioni di tradizione artigianale alle spalle. Questo programma offre agli studenti del Biennio Specialistico in Textile Design un’esperienza unica: lavorare fianco a fianco con professionisti del settore per sviluppare progetti che fondono l’artigianalità e l’eredità del brand con l’innovazione e la freschezza delle nuove generazioni.

La nascita del progetto tra NABA e Archivio Mantero
Nel 2024, il marchio simbolo del Made in Italy sceglie di consolidare e preservare la propria storia attraverso Archivio Mantero, un progetto di comunicazione pensato per proiettare la tradizione verso nuove opportunità.
Questa straordinaria raccolta comprende 80.000 foulard, 10.000 libri, 100.000 stampe su tessuto, tessuti uniti e jacquard, oltre a migliaia di disegni realizzati a mano. Un vero e proprio patrimonio italiano, un ponte tra passato e futuro che diventa fonte inesauribile di ispirazione per creativi e designer.
In questo contesto nasce NABA x Archivio Mantero, un’iniziativa che rafforza il legame tra l’Accademia e il brand, ribadendo l’importanza di offrire agli studenti percorsi formativi concreti e immersivi. Una collaborazione vantaggiosa per entrambe le parti: da un lato, Mantero si apre a nuove idee e approcci innovativi; dall’altro, i giovani talenti hanno l’opportunità di osservare da vicino il processo produttivo, apprendere sul campo e, in alcuni casi, avviare la propria carriera all’interno dell’azienda.
Laura Fedriga, Direttore Creativo Atelier e Archivio Mantero, sottolinea l’importanza di questo dialogo intergenerazionale:
«Cercare di posizionarsi nel futuro senza coinvolgere chi lo abiterà è un errore, così come pensare che l’esperienza e la competenza di un’azienda storica bastino, da sole, a garantirne la sopravvivenza. Il contatto con la linfa vitale del mercato, rappresentata da nuovi consumatori e creatori, è l’unica vera fonte di aggiornamento. Se guidato da esperienza e apertura all’ascolto, questo scambio reciproco genera innovazione e nuove prospettive».

Una connessione tra arte, design e tessile
Il progetto ha visto la partecipazione attiva degli studenti del Biennio Specialistico in Textile Design (Chiara Ardoli, Cielo Fiordi, Gianluca Pizzicato, Alessia Quondamatteo), del Triennio in Fashion Design (Riccardo Aggio, Simone Addamo) e di Scenografia (Giorgia Carrara, Martina De Michelis, Morena Milani, Sara Scrosati), sotto la guida di Gianmarco Porru, tutor del workshop, Visual Artist e docente NABA.
Partendo dall’interpretazione di sei foulard realizzati dagli studenti durante l’Anno Accademico 2023/24, ispirati all’estetica dei kimono di Nancy Martin Stetson, sono stati sviluppati sei percorsi visivi distinti, ciascuno caratterizzato da un linguaggio espressivo unico: dalla scultura al disegno, dall’installazione al video fino alla performance. Un lavoro che ha dato ai ragazzi la possibilità di esplorare liberamente la propria creatività, intrecciando arte, design e tessile in un dialogo innovativo.
I risultati sono stati presentati dagli stessi studenti attraverso un’esposizione all’interno dell’Archivio Mantero, creando così un ponte tra la storicità del brand e le visioni contemporanee dei nuovi talenti.
Il percorso si è concluso con la selezione di undici foulard, realizzati dagli studenti del biennio precedente, che hanno tratto ispirazione dall’Archivio Kimono Nancy Martin Stetson. Un ulteriore segno di continuità tra passato e futuro, dove la tradizione diventa stimolo per nuove narrazioni visive e progettuali.


«La sinergia tra NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e Mantero Seta è un modello di eccellenza, dove formazione e know how tessile si incontrano per promuovere la riscoperta e la valorizzazione dei mestieri, cuore pulsante del settore. Il progetto NABA Mentorship Project with Mantero, sviluppato negli anni, ha dimostrato come il dialogo tra educazione ed esperienza sul campo possa diventare un ponte concreto verso il futuro professionale degli studenti, offrendo loro strumenti e ispirazione per esplorare le diverse possibilità del mondo del tessile.» commenta Colomba Leddi, Fashion Design Area Leader di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.
I sei progetti realizzati attraverso NABA x Archivio Mantero

CHERRY TEMARI
Opera a cura di Simone Addamo e Morena Milani
Un’installazione che indaga la fusione tra tradizione e modernità, composta da palloni di diverse dimensioni rivestiti in twill di seta, ispirati alla tecnica giapponese dei Temari.
NEO
Opera a cura di Riccardo Aggio
Realizzata tramite la tecnica Ikebana, la scultura crea un universo sospeso, in cui apparentemente fermi dialogano tra loro, andando oltre i confini del tangibile e dell’immaginario.


CIELO E VIOLETTA
Opera a cura di Cielo Fiordi e Alessia Quondamatteo
Una celebrazione del rituale del bagno e della figura femminile attraverso figure intagliate in legno di pioppo. L’opera rievoca un’estetica sospesa tra memoria e trasformazione.
HANNYA’S ENIGMA
Opera a cura di Chiara Ardoli e Sara Scrosati
Un’installazione che incarna la tensione tra bellezza e distruzione, ispirata alla leggenda di Kiyohime e al volto di Han’nya. Un intreccio di cerchi, fili e campanelli prende vita in un movimento che è metamorfosi.


PRETTY TECH
Opera a cura di Martina De Michelis e Gianluca Pizzicato
Il corpo si dissolve nell’oscurità, dando vita a un’illusione in cui pelle e metallo liquido si intrecciano. L’opera indaga l’incontro tra essere umano e innovazione, trasformandosi in un ambiente di meditazione sulla bellezza e la crudezza del futuro che ci attende.
UNTITLED, (GLI SPIRITI)
Opera a cura di Giorgia Carrara
Un’opera che si ispira al folklore giapponese, rappresentata da un’acconciatura che combina capelli e lana intrecciata a mano, richiamando i Tsukumogami, oggetti d’uso quotidiano che si animano di uno spirito.
