Nato nel 1997 da famiglia di origini marocchine e cresciuto a Predore, sulle rive del lago d’Iseo, 8blevrai scopre la forza della musica sin da bambino, ascoltando dischi insieme al padre. Il suo debutto ufficiale arriva nel 2020 con il brano Desolè, seguito da una serie di singoli che attirano l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori. La firma con Sony Music sancisce il suo ingresso in un panorama più ampio, senza fargli perdere quella autenticità che da sempre contraddistingue la sua scrittura. Freestyle incisivi, collaborazioni importanti – da Jake La Furia a Paky – e un primo EP (Immigrato, 2022) contribuiscono a costruire un percorso solido, capace di raccontare le radici, l’appartenenza e il desiderio di riscatto sociale con uno sguardo personale.
È in questo processo di crescita artistica e umana che si inserisce il suo nuovo album Freddo pubblicato da Sony Music Italy/Epic. «La scelta del titolo nasce dal fatto che in pubblico io mi sento, appunto, “freddo”», racconta 8blevrai, spiegando come dietro quella distanza apparente si celi una dimensione emotiva tutta da scoprire. Composto da quindici tracce, e dai featuring con Jake La Furia, Silent Bob e Il Ghost, l’artista affronta temi che spaziano dall’amore alla famiglia, dall’amicizia all’autoaffermazione. Non una semplice raccolta di brani, ma un racconto coerente in cui l’artista esplora nuove sonorità senza tradire il proprio linguaggio. E il risultato è un progetto maturo, capace di segnare una nuova tappa della sua evoluzione artistica.

«La scelta del titolo nasce dal fatto che in pubblico io mi sento, appunto, “freddo”. Mi sembra di apparire così agli occhi degli altri»
Quando hai scoperto la passione per la musica, e come ha saputo aiutarti nel tuo desiderio di autoaffermazione e riscatto?
Ho scoperto la musica in macchina con mio padre, grande amante della musica. Più che riscattarmi, la musica mi ha aiutato a esprimere le mie sensazioni, le mie emozioni, ciò che vedo. Mi aiuta e mi ha aiutato a trasmettere la mia parte emotiva: è in questo modo che riesco a sentire il senso di riscatto.
Come le tue origini marocchine hanno influenzato la scrittura e il sound dei tuoi brani?
Le mie origini marocchine hanno influenzato la mia scrittura – e più in generale i miei brani – indirettamente: le mie origini fanno parte di me, ed è inevitabile che vadano a influenzare la mia musica.
Parliamo del tuo nuovo album, Freddo. Cosa ha ispirato la scelta di questo titolo, e come si ricollega ai temi trattati nell’album?
La scelta del titolo nasce dal fatto che in pubblico io mi sento, appunto, “freddo”. Mi sembra di apparire così agli occhi degli altri. È il titolo ed è la copertina, quindi è ciò che si vede in apparenza. È andando ad ascoltare i brani che si scava in profondità e si capisce chi sono davvero.

«io cerco di vivere in pieno le emozioni che sto provando in un determinato momento, e spesso le metabolizzo traducendole in musica»
Qual è il processo creativo che ha ispirato la realizzazione di questo tuo nuovo progetto musicale? Possiamo aspettarci nuove sperimentazioni sonore?
Il processo creativo che ha ispirato la realizzazione del disco è stato quello di continuare a fare musica come quando la facevo solo per me e basta. Nonostante questo, ci sono nuove sperimentazioni, mi è piaciuto giocare con nuove sonorità; proprio come abbiamo fatto con Energie, in cui c’è un insieme di stili che mi rappresentano.
Come riesci a trovare un equilibrio tra uno stile musicale street e testi più introspettivi?
Mi viene naturale, ognuno di noi ha diverse sfaccettature, ci sono momenti e situazioni della vita che si creano inevitabilmente; io cerco di vivere in pieno le emozioni che sto provando in un determinato momento, e spesso le metabolizzo traducendole in musica.
Con Freddo esplori tematiche diversificate, dall’amore alla famiglia, dall’amicizia alle sfide della tua generazione. C’è una traccia che ritieni particolarmente rappresentativa?
La traccia più rappresentativa è la traccia n.8, che riprendere anche il titolo dell’album: Io sono freddo.
Se dovessi pensare ad una prossima collaborazione, con quale artista nazionale e/o internazionale ti piacerebbe collaborare?
Preferisco non fare nomi specifici perché ci sono tantissimi artisti con cui mi piacerebbe collaborare, sarebbe difficile scegliere.

«Collaborare con altri artisti ti arricchisce sempre, perché scopri nuovi mondi e in un modo o nell’altro ci si scambiano opinioni e idee»
Rispetto ai tuoi primi successi musicale, come descriveresti l’evoluzione del tuo sound e dei temi trattati?
Sicuramente oggi ho acquisito una maturità maggiore, come persona e come artista. Il sound e le tematiche rispecchiano 8blevrai del 2025.
Quali tematiche legate alla scena rap italiana senti a te più vicine, e quali invece differiscono rispetto ad altri Paesi?
Le tematiche a me più vicine sono sempre quelle legate al racconto di qualcosa, che sia un’emozione o una storia. Per fare un esempio, Vendetta di Marra la sento vicina a quelle che sono le tematiche che mi piace affrontare nei miei brani.
Come le collaborazioni con artisti affermati come Jake La Furia e Paky pensi che abbiano influito sulla tua formazione? C’è qualche ricordo o loro consiglio che vi lega ancora oggi?
Collaborare con altri artisti ti arricchisce sempre, perché scopri nuovi mondi e in un modo o nell’altro ci si scambiano opinioni e idee che stimolano e arricchiscono il proprio bagaglio. Le collaborazioni che ho fatto mi hanno aiutato ad aprirmi e scoprire lati diversi, di me e degli altri.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Il mio unico grande progetto è quello di continuare a fare musica e tanti live!