Alla scoperta di “Punti che si uniscono”: Bastiano e l’intimità del cantautorato

L'artista ci invita a intraprendere un viaggio emozionale, in cui ogni nota e ogni parola fungono da chiave per esplorare le mille sfumature dell'esperienza umana

Bastiano è l’alter ego artistico di Luca Bastianello, un progetto musicale che segna una trasformazione importante nella sua carriera. Dopo un considerevole periodo dedicato all’attività di bassista, l’artista decide di gettarsi a capofitto nel mondo del cantautorato, lasciandosi alle spalle esperienze passate per abbracciare una nuova identità creativa. 

Le canzoni di Bastiano sono una riflessione sulle deviazioni che caratterizzano la vita umana e sugli spazi di disattenzione che spesso esploriamo nel nostro percorso. Il suo lavoro è intriso di storie autentiche e vissute, ma anche di racconti che ha catturato con uno sguardo attento e sensibile, ispirandosi a realtà altrui. Scrivere per lui non è solo un hobby, ma una vera e propria necessità esistenziale; considera la scrittura come un mezzo prezioso che favorisce l’evoluzione del suo spirito

«Cerco di congelare nella mia musica ciò che percepisco e osservo, affinché la mia mente possa avere una traccia da seguire e non dimentichi. La chitarra è per me una compagna inseparabile, un’amica che mi sostiene e mi ispira, mentre il fare musica rappresenta l’unico rifugio dove riesco a trovare conforto e premura. È lì, nella creazione musicale, che riesco a esprimere tutta la complessità della mia anima.» -racconta Bastiano. 

Bastiano
Bastiano

Punti che si uniscono è un racconto sul percorso dell’identità e delle connessioni

Attraverso le sue liriche e le sue melodie, Bastiano ci invita a intraprendere un viaggio emozionale, in cui ogni nota e ogni parola fungono da chiave per esplorare le mille sfumature dell’esperienza umana. Questo nuovo capitolo della sua carriera segna non solo un’evoluzione artistica, ma anche una profonda introspezione, in cui ogni canzone diventa un tassello di un mosaico più ampio, in grado di raccontare storie universali e personali al contempo.

Dopo il successo del suo primo EP, intitolato Stesi sull’asfalto, l’artista ha lanciato Il 20 gennaio 2025 Punti che si uniscono, il primo album full length di Bastiano. Questo lavoro si presenta come un’evoluzione profonda e rappresenta l’apice di un percorso intrapreso dall’artista, il quale ha deciso di abbandonare il ruolo di bassista in diverse formazioni per abbracciare la vulnerabilità e l’intimità del cantautorato. Bastiano non è solo un semplice musicista, ma anche un osservatore attento delle sfumature dell’esperienza umana, e il suo album d’esordio promette di riflettere su questi temi con una sonorità ricca e stratificata.

Punti che si uniscono è il risultato di un processo creativo profondo e meditato, in cui ogni brano è concepito come un punto che, una volta unito agli altri, traccia un percorso narrativo coeso. La copertina, con la sua rappresentazione di linee intrecciate, rivela una chiave di lettura per comprendere il messaggio dell’album: ogni scelta, ogni esperienza individuale, contribuisce a formare un disegno più grande. L’idea di connessione è centrale non solo nei testi, ma anche nell’approccio musicale, dove i suoni si amalgamano in armonia.

La copertina di Punti che si uniscono

Un viaggio musicale tra introspezione, conflitto e bellezza effimera

Stampalia apre il disco con una nota malinconica e riflessiva. I suoi arpeggi di chitarra acustica sembrano evocare il movimento lento delle onde che lambiscono una costa remota, mentre il violino accompagna con eleganza, creando un’atmosfera di serenità. La produzione semplice permette alla voce di Bastiano di emergere chiaramente, conferendo un tono confidenziale. Questo brano non è solo un’introduzione musicale; è un vero e proprio invito a immergersi in un viaggio di scoperta personale. La scelta di iniziare con un pezzo così contemplativo stabilisce un sentiero emotivo che si sviluppa nei brani successivi.

Con Il Monologo, il ritmo cambia drasticamente. L’entrata del pianoforte, con le sue note taglienti e malinconiche, suggerisce una lotta interiore. Qui, la batteria si unisce in modo drammatico, creando un crescendo che riflette conflitti emotivi. I testi, intimi e auto analitici, ci introducono nel mondo delle meditazioni dell’artista, rivelando dubbi e riflessioni. È una canzone che ci fa sentire come se fossimo partecipi di una confessione, una sorta di monologo teatrale in cui ogni frase è un mattone costruito per erigere la struttura dell’anima. La vulnerabilità di Bastiano è palpabile, rendendo questo brano uno dei punti salienti del disco.

Dimmi cos’è si profila come un manifesto di ricerca di chiarezza. Con chitarra elettrica e batterie incisive che si uniscono in un groove ben definito, questo brano cattura l’attenzione e invita a muoversi. La scelta del titolo, esplicito e diretto, riflette un interrogativo universale sulla verità e la comprensione. Le liriche gettano luce su esperienze comuni, amplificando sentimenti di confusione e ricerca di identità. Il ritornello è un momento di esplosione emotiva, coinvolgendo inevitabilmente l’ascoltatore in un canto collettivo che risuona con autenticità.

Il quarto brano, Siamo di Passaggio, evoca l’idea di transitorietà, un tema ricorrente nel percorso di vita di ogni individuo. La combinazione di chitarra e violino crea un’atmosfera nostalgica, mentre la batteria entra intimamente, aggiungendo una dimensione più profonda. Bastiano riflette sulle esperienze fugaci e sull’importanza di viverle appieno, creando un collegamento diretto con l’ascoltatore. Questo pezzo rappresenta un invito a prendere coscienza della bellezza che risiede nell’effimero e nella inevitabilità del cambiamento. La produzione è delicata, enfatizzando l’essenza emotiva del messaggio. 

Recentemente, Bastiano ha deliziato i suoi fan con il lancio del video ufficiale per la sua nuova canzone Siamo di Passaggio. Il video, diretto da un team creativo che ha saputo catturare l’essenza della canzone, è un viaggio emozionale tra i luoghi che hanno segnato il processo compositivo dell’album in cui risiede, catturando il succedersi di esperienze, incontri e sfide.
In questo brano, emerge come sia l’arte a guidarci, tracciando i nostri percorsi mentali e visivi. Attraverso immagini suggestive e simboliche, Bastiano ci invita a esplorare i momenti fugaci della vita, sottolineando l’importanza di valorizzare ogni istante e di vivere intensamente nel presente

Bastiano
Bastiano

Luogo Comune introduce un cambio di passo, con un ritornello che si fa facilmente immaginare come un coro di voci unite. La chitarra acustica vivace e una sezione ritmica più marcata creano un’energia fresca e contagiosa. Il testo invita a riflettere sull’appartenenza e sull’esperienza collettiva, sovrapponendo i temi di quotidianità e umanità. È una celebrazione dell’ordinario, un invito a trovare significato in ciò che è familiare. 

Falangi segna un ritorno a sonorità più contemplative. Il titolo suggerisce l’idea di connessione e interazione tra le persone, un tema affrontato con mozioni più intricate. Il pianoforte e il violino creano un tessuto sonoro ricco, esplorando complessità relazionali. Le liriche mettono a fuoco le sfide della comunicazione e i malintesi che possono sorgere, presentando un efficace contrasto tra melodia e contenuto. Bastiano, con il suo stile inconfondibile, genera un’atmosfera riflessiva, piuttosto intima, che invita a esplorare le proprie relazioni e connessioni.

Panda è un brano che rappresenta un’esplosione di gioia e leggerezza. Il titolo, con la sua connotazione simpatica, fa eco a una freschezza che traspare dalle sonorità, grazie a ritmi vivaci e a melodie accattivanti. La chitarra funky e sezioni percussive smorzano momenti di serenità, convertendoli in spensieratezza. Le liriche sono giocose ed evocative, invitando a un approccio più leggero alla vita. Questo brano funge da pausa rinfrescante, portando un sorriso e alleggerendo il carico emotivo dei pezzi precedenti.

Umane Deviazioni conclude l’album con una nota di introspezione e accettazione. Il titolo richiama l’idea di accettare le deviazioni nel nostro cammino, ciascuna contribuendo a formare la persona che siamo. Musicalmente, il brano è stratificato; la chitarra e il pianoforte si intrecciano in un arrangiamento che suggerisce complessità e profondità. Bastiano invita l’ascoltatore a guardare le deviazioni non come ostacoli, ma come opportunità di crescita. La produzione sonica è curata nei minimi dettagli, creando un finale che è tanto potente quanto riflessivo, lasciando un’eco duratura che invita a ripensare le proprie esperienze.

Bastiano


Nel caos del presente, Bastiano ci aiuta a ritrovarci

Punti che si uniscono è una narrazione dettagliata e ben architettata della vita e delle sue complessità, che espone l’arte del raccontare in forma musicale. Bastiano si afferma con affabilità e incisività, dimostrando di saper trattare argomenti profondi mantenendo un linguaggio accessibile e immediato. La capacità di catturare le sfide universali della vita in modo autentico rende questo lavoro un punto di riferimento nel panorama musicale contemporaneo.

L’album potrebbe ben rappresentare una risorsa per chiunque stia cercando di navigare attraverso le proprie esperienze personali e relazionali. Con una produzione impeccabile e una scrittura incisiva, Bastiano non solo invita alla riflessione, ma incoraggia a celebrare le imperfezioni umane. In un’epoca in cui il mondo sembra sempre più polarizzato e disconnesso, Punti che si uniscono esprime un messaggio di unità e speranza. A sentire l’album, l’ascoltatore non si limiterà a ricordare melodie e testi, ma porterà con sé una rinnovata prospettiva sul potere delle esperienze condivise e l’importanza di ogni singolo “punto” nel grande disegno della vita. 

La musica di Bastiano, quindi, si pone come una solida testimonianza della crescente necessità di connessione e comprensione reciproca nella società moderna. La sua voce continuerà a essere un faro luminoso per chi cerca un senso di appartenenza e autenticità in un mondo frequentemente caotico.