Dal teatro al grande schermo: il viaggio di Filippo De Carli

Il viaggio di Filippo De Carli, attore trentino adottato da Roma. Dall’amore per la lettura ai set di House of Gucci, passando per il teatro e la TV

Ama il teatro, leggere – «Guerra e pace ti prende dopo le prime cento pagine, ma poi non lo lasci più: è cinematografico» – e pensa che la vita privata si chiami così perché deve rimanere tale. Arrivato giovanissimo a Roma, era diventato bravo a cucinarsi fagioli e ceci in scatola… meglio del risotto in busta.

Se lo lasci parlare di libri, trova sicuramente quello giusto per te.

Lui è Filippo De Carli, trentino di nascita ma ormai adottato da Roma – «dopo sette anni ho un rapporto di amore-odio: adoro Roma per le opportunità che offre, ma viverci può essere stancante».

Filippo De Carli
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Sul tuo IG leggo: attore – casino totale…

È il titolo di un libro che amo, di Jean-Claude Izzo. È un noir ambientato nella Marsiglia degli anni ’90, un periodo di grandi scontri razziali dovuti all’immigrazione algerina. Izzo racconta tutto attraverso Fabio Montale, un poliziotto italo-francese. Ma è lo stile di scrittura che mi ha stregato: umano, diretto, cinematografico. È il primo libro di una trilogia che consiglio a tutti.

Nato a Trento, come sei finito nella “città eterna”?

Per il provino per La felicità è un sistema complesso di Zanasi, con Mastrandrea e Battiston. Ho finito il liceo e mi sono trasferito a Roma per inseguire questa passione.

«…ero a cena con Ridley Scott, stavamo bevendo birra tutti insieme e il giorno dopo avrei effettivamente recitato con Adam Driver, Lady Gaga, Camille Cottin»

Hai frequentato un’accademia di recitazione?

Sì, ho iniziato al Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno. Durante il Covid, però, ho avuto l’opportunità di far parte del cast di Un passo dal cielo e ho lasciato l’accademia. Poi sono arrivati Cuori e House of Gucci di Ridley Scott. 

Guida astrologica per cuori infranti… la mattina la inizi con l’oroscopo? 

No! Ricordo che quando ho preso quel ruolo, mi misi a leggere perché non me ne è mai fregato niente. Penso che ci sia una connessione che lega tutto l’universo, ma non credo che se io sono toro e tu sei vergine non possiamo andare d’accordo perché lo dicono gli astri. Siamo molto più complessi di questo, per fortuna.

Quando hai realizzato che eri davvero nel cast di House of Gucci?

A Gressoney, la sera prima di iniziare le riprese: ero a cena con Ridley Scott, stavamo bevendo birra tutti insieme e il giorno dopo avrei effettivamente recitato con Adam Driver, Lady Gaga, Camille Cottin. Quando l’ho realizzato ho cominciato a piangere come un pazzo. Il giorno dopo, però, ero pronto e tutto è andato bene: è stata un’esperienza assurda.

Quanti amici hai perso con un cambiamento di vita così radicale?

Tutto quello che avevo a Trento è come se appartenesse a un’altra vita. Non parlerei di perdita. Prendere strade diverse è parte della vita. Nonostante la distanza, i legami più veri restano.

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«Il momento in cui mi sono sentito più libero nella mia vita è stato sopra un palcoscenico»

Hai fatto anche teatro. Tornerai sul palco?

Mi piacerebbe molto. Perché il momento in cui mi sono sentito più libero nella mia vita, è stato sopra un palcoscenico, non davanti a una cinepresa.

Nel tempo libero cosa ti piace fare?

Suono la chitarra, ascolto vinili e leggo molto. Il sassofono è appeso al muro da tempo. Ogni tanto lo prendo, ma non più con la dedizione di una volta.

Serata tipo?

Dipende dai periodi. In questo periodo, birretta tranquilla e poi… chitarra.

È interessante la differenza che c’è tra la vita esibita sui social e quella reale…

I social sono spesso un’armatura. Mostri quello che gli altri vogliono vedere, ma la vita reale è un’altra cosa. Prima dei social, non avremmo mai raccontato i fatti nostri al primo che passa, ma la natura umana rimane simile. La chiacchiera in piazza o sul muretto si è solo spostata online.

Filippo De Carli
Total look Just Cavalli

Credits

Photographer Gioele Vettraino
Stylist Stefania Sciortino
Videomaker Aurora Sanna
Grooming Claudia Palmaccio – MBU Academy
Photographer Assistant Claudia Deganutti
Stylist Assistant Angelica Venturini
Location Coho Loft