Artista eclettico, classe ’96, Giovanni Toscano è un giovane cantautore, scrittore e attore italiano. La sua passione per la musica nasce da adolescente, quando insieme agli amici inizia a suonare all’interno di una roulotte parcheggiata all’interno di un campo di grano. Al suo interno solo una batteria, due amplificatori e una macchinetta del caffè. Terminato il liceo classico, decide di proseguire i suoi studi frequentando prima l’Accademia di recitazione Oltrarno di Firenze, riprendendo nel mentre a scrivere i suoi brani musicali, poi l’Università di Pisa laureandosi in Storia Contemporanea.
Nel 2018 esordisce al cinema con il film Notti Magiche di Paolo Virzì, e da quel momento Giovanni alterna la musica al cinema e alla scrittura. Infatti, oltre a firmare il suo romanzo d’esordio Il guinzaglio (2021), ha anche diretto il corto Seconde case, vincitore della Menzione Speciale al Festival del Cinema e della Televisione di Benevento nel 2024.
Il suo percorso musicale è ricco di influenze che spaziano dalla musica sudamericana degli anni ’70 al cantautorato, sia italiano (Battisti, Tenco e Dalla) che internazionale (Nick Mulvey, Andy Shouf e Devendra Banhart). Nell’estate 2022 escono i suoi primi singoli Stasera e Amore Mio, due brani con cui apre i concerti di Carmen Consoli, Max Gazzè e Daniele Silvestri. Nel 2023 esce invece il suo album di debutto Arrogantissimo, seguito da un tour nazionale.
Giovanni Toscano torna oggi sulla scena musicale con un nuovo album dal titolo Un posto migliore. «È nato in un momento di ricerca. Credo sia iniziato quando mi sono chiesto: Chi è Giovanni oltre il suo lavoro? Da lì è partita la ricerca di un posto migliore» ha raccontato durante l’intervista. I suoi brani raccontano infatti la storia di una generazione alla continua ricerca di autenticità e libertà.
«La recitazione, con il suo obbligo alla verità, ha sbloccato la mia scrittura, sia narrativa che musicale»
Nel corso degli anni ti sei dedicato alla musica, alla recitazione e alla scrittura. Come questi tre universi pensi che abbiano influenzato la tua espressione artistica?
La recitazione, con il suo obbligo alla verità, ha sbloccato la mia scrittura, sia narrativa che musicale. Penso che, insieme al viaggio e alla psicoanalisi, tutte queste discipline si arricchiscano a vicenda.
Ci sono dei ricordi ti legano a Firenze, la città dove hai iniziato a scrivere i tuoi primi brani musicali?
Sì, il primo brano completo che ho scritto risale alla fine del primo anno di accademia, quando abbiamo lasciato la nostra prima casa da fuori sede. Mi sono reso conto di quanto mi mancasse e ho scritto un pezzo per raccontarlo.
Come il viaggio ha influenzato la tua arte e quali sono i luoghi che ti hanno maggiormente ispirato?
Il viaggio è una grande fonte di ispirazione perché porta con sé novità e un confronto con me stesso. Finisce sempre che scrivo qualcosa dopo un viaggio, un po’ per ricordare, un po’ per capire meglio ciò che ho vissuto.
Nel 2022 hai aperto i concerti di Carmen Consoli, Max Gazzè e Daniele Silvestri, presentando al pubblico i tuoi primi singoli Stasera e Amore Mio. Parlaci di questi due brani e di come hai vissuto questa esperienza al fianco di grandi nomi della musica.
Stasera e Amore mio sono brani molto personali. Suonarli davanti a così tante persone è stato emozionante e liberatorio. Ho un grande affetto per tutti gli artisti a cui ho aperto i concerti: è stato bello essere accolto, forse come un tempo lo sono stati loro da parte di artisti che stimavano.
«Il mio “posto migliore” sono i miei affetti e la mia creatività. Ancora non ho trovato un punto di arrivo definitivo»
In che momento della tua vita nasce l’esigenza di scrivere il nuovo album Un Posto Migliore?
È nato in un momento di ricerca. Credo sia iniziato quando mi sono chiesto: Chi è Giovanni oltre il suo lavoro? Da lì è partita la ricerca di un posto migliore.
Il brano Che cosa vuoi spinge a riflettere sui propri desideri più profondi. Come i condizionamenti esterne pensi che influenzino le nostre scelte di vita, e cos’è per te il successo?
I desideri imposti dalla società e il paragone con gli altri possono essere bestiali. Pericolosi, ma anche un buon motore, se gestiti nel modo giusto. Il successo, soprattutto nelle discipline artistiche, sembra spesso indispensabile. Da un lato lo è, anche solo per poter fare questo lavoro in piena libertà. Dall’altro, è rischioso perché è fondamentale ricordarsi sempre il motivo per cui si sceglie una passione: proprio perché è una passione.
Un posto migliore risponde alla domanda che accompagna questo disco, ovvero come essere felice. Parlaci di questo testo e di come sei arrivato a scoprire il tuo “posto migliore” nella vita di tutti i giorni.
Il mio “posto migliore” sono i miei affetti e la mia creatività. Ancora non ho trovato un punto di arrivo definitivo, ma immagino che il vero gioco sia proprio questo: continuare a cercare.
«Ogni tanto ricevo messaggi molto belli. […] Lo considero un grande successo»
Parlando di tematiche di grande attualità, come percepisci essere la risposta della tua generazione ai brani che scrivi?
Non saprei. Ogni tanto ricevo messaggi molto belli. Una volta, una persona mi ha scritto che, grazie a Piccolo Tornado, ha capito di dover interrompere una relazione che non le faceva più bene. Lo considero un grande successo.
Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente ispirato con la loro musica, sia italiani che internazionali?
Tutto il cantautorato italiano. La bossa nova. Nick Mulvey. Le colonne sonore di alcuni film. Poi, ovviamente, il cinema e la letteratura. Ho tante fonti di ispirazione.
Pensando invece di futuro, vorresti condividere con noi qualche progetto?
Per ora sarò impegnato con la promozione dell’album, poi ci saranno alcuni progetti legati al cinema. Spero di potervi raccontare tutto molto presto.
