Svoltasi tra martedì 17 e lunedì 23 settembre, la Milano Fashion Week ha ormai calato il sipario. Tra sfilate, presentazioni e installazioni disseminate per la città, le nuove collezioni Primavera Estate 2025 sono state finalmente svelate, concedendoci un breve ma intenso assaggio delle tendenze che vedremo dominare la prossima bella stagione. Guardando alle passerelle meneghine, il tema della femminilità ha regnato indiscusso: materiali leggeri e sovrapposizioni di tessuto quasi impalpabili ci riconsegnano un’estetica elegante e pulita, che non intende passare inosservata.
Dai brand già affermati ai marchi più recenti, tante sono state le sorprese in serbo. Ripercorriamo quindi alcuni eventi che hanno catturato particolarmente la nostra attenzione; defilé – e non solo – che hanno reso questa settimana della moda (come sempre) memorabile.
Anima, la nuova linea S/S 2025 by Anteprima alla Milano Fashion Week
Sotto la guida della direttrice creativa Izumi Ogino, il marchio Anteprima presenta una nuova collezione per la Primavera Estate 2025, ispirata alla visione dell’artista giapponese Mika Tajima. Anima – questo il nome della linea – prende infatti spunto dalla relazione simbiotica tra uomo e natura, un vincolo complesso, intriso di bellezza e ottimismo.
Per la prossima bella stagione, il brand mette in campo pezzi eleganti, con un design minimal e pulito. La leggerezza dei tessuti scelti, dallo chiffon alle garze di seta, dona alla silhouette femminile una sensualità discreta che, nonostante la sua allure sobria, non passa di certo inosservata. Trasparenze e sfumature di colore, inoltre, conferiscono ad Anima un senso di piacevole tranquillità e morbidezza, rimandando al legame con l’ambiente circostante e abbracciando lo stesso in modo totalizzante. Per quanto riguarda la palette cromatica dominante, vediamo toni caldi e avvolgenti sapientemente accostati a colore più freddi. Ecco quindi incontrarsi nuances terrose con una variegata gamma di blu; delicate sfumature rosa pastello con rossi accesi e vibranti.


Tra morte e rinascita, Chicco Mao e la collezione Break
Il designer cinese Chicco Mao debutta quest’anno alla Milano Fashion Week portando in passerella il suo marchio omonimo. Quella presentata dallo stilista per la Primavera Estate 2025 è una collezione dall’animo fortemente sostenibile, realizzata tramite tecniche avanzate quali la lavorazione dei metalli, il ricamo con taglio laser, la stampa 3D ed ecologica.
La linea, intitolata Break, prende spunto dal perpetuo ciclo di morte e rinascita a cui la natura è incessantemente sottoposta, proponendo il serpente come elemento ricorrente. Simbolo di origine e circolarità della vita secondo antiche leggende occidentali, emblema di morte e rinascita nelle secolari tradizioni orientali, questo animale (e le sue squame in particolare) ispirano in modo evidente i capi di Chicco Mao. Eco-friendly e testimoni dell’elegante cultura cinese, i pezzi vantano materiali di assoluto pregio, dalla seta al velluto, dal denim al tessuto fotocromatico. Non mancano poi componenti strettamente legate al Pease d’origine del designer, come ceramica, broccato Song e tessitura di bambù.

Le Grand Tour, un viaggio nella moda contemporanea firmato Hui
Mossa dal desiderio di esplorare quella grande bellezza che solo il viaggio sa regalare, la designer cinese Hui Zhou Zhao incanta gli spettatori della Milano Fashion Week con una speciale collezione donna Primavera Estate 2025, plasmata sotto il segno della morbidezza e della femminilità. La linea Le Grand Tour by Hui rimanda alle meraviglie europee protagoniste dell’itinerario condotto in passato dai giovani aristocratici, sfoggiando un’equilibrata commistione di innovazione e tradizione. Occidente e Oriente si fondono così in un’unica sinfonia dominata da semplicità e pulizia, uno scenario che celebra la donna contemporanea e la sua saggezza.
Principe della collezione, il colore blu – e le sue gradazioni – ritornano in diversi look, talvolta abbinati a suggestivi pattern pittorici in cui si intravedono a volte scogliere marine, altre eleganti peonie. E a rendere la linea ancor più delicata, nuances iper femminili, dal rosa antico al lilla, si uniscono a tessuti leggeri, a tratti lievemente trasparenti, dal notevole impatto visivo.



Per un futuro moda sempre più green, l’evento Sustainable Fashion Show by WSO
Che la sostenibilità sia ad oggi uno dei valori centrali per designer e il fashion system in generale non è certo un mistero. Prestare attenzione all’impatto da noi prodotto sull’ambiente è ormai diventata una responsabilità collettiva, mondo moda incluso. A dimostrazione di ciò, la realtà World Sustainability Organization (WSO) porta avanti una costante opera di sensibilizzazione verso il sostenibile, promuovendo un dialogo costruttivo sul tema e progetti ad hoc. Tra questi ultimi spicca Friend of the Earth, un’iniziativa pensata per fornire certificazioni “green”, a testimonianza di servizi e prodotti rispettosi dell’habitat terrestre e delle sue specie.
Durante la scintillante Milano Fashion Week, il progetto ha giocato un ruolo significativo, proponendo un evento studiato nel dettaglio che celebra la sostenibilità e tanti nomi che hanno abbracciato la stessa con impegno e consapevolezza. Parliamo del Sustainable Fashion Show by Friend of the Earth, organizzato lo scorso 20 settembre all’interno del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Tra dibattiti, visioni a confronto e una buona dose di glamour, l’iniziativa è culminata in una speciale sfilata intitolata Beyond the Claim. Qui numerosi brand provenienti da diversi Paesi hanno presentato capi raffinati ed ecologicamente consapevoli; pezzi di alta moda ma responsabili al tempo stesso. Ecco quindi in passerella materiali riciclati, cotone biologico, tinture naturali e tecniche ecocompatibili, tutti riuniti in nome di un’unica grande causa: ridefinire il concetto di moda in una prospettiva green.

Daniela Gregis e l’arte dell’imperfetto
Un inno all’imperfezione. Così potremmo definire la nuova linea by Daniela Gregis presentata durante la Milano Fashion Week, che vede tra i suoi protagonisti ballerine spaiate e tessuti volutamente stropicciati. Dal sapore fortemente estivo, la collezione si compone di abiti in cotone con bordi grezzi, capi patchwork e interessanti accessori – borse in tessuto e corde intrecciate per fermare i capelli, giusto per citarne qualcuno.
Con un dominio assoluto del colore bianco e alcuni vividi accenni di rosso e nero, i pezzi della designer sono caratterizzati da un’attenta stratificazione di tessuto quasi impalpabile, che consegna poi una generale sensazione di leggerezza e armonia. Un’aura avvolgente che testimonia l’amore di Daniela Gregis per i materiali di qualità e per l’upcycling, capisaldi alla base di ogni suo lavoro.


Tmall China Cool: alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2025, un ponte tra Oriente e Occidente
Sette brand e uno speciale evento che accorcia le distanze tra Oriente e Occidente; interscambio reciproco e apertura al dialogo. Tutto questo è Tmall China Cool, sfilata promossa dal rivenditore cinese Tmall durante la settimana della moda milanese, allestita presso l’elegante Galleria Meravigli. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Huashen Media Group, porta in passerella un’estetica squisitamente orientale e raffinata, declinata secondo la visione di sette noti marchi cinesi in costante crescita. Tra questi troviamo: BSM, YAYA, HLA e Tata. E poi ancora: Zhizhi, Orange Desire e Pure Tea.
Se da un lato la sfilata ha permesso a tali nomi di esporsi in un contesto privilegiato come la Milano Fashion Week, dall’altro essa costruisce uno stretto legame tra stile tipicamente europeo e tradizioni moda cinesi. Il risultato così ottenuto è quindi una commistione dall’animo globale e contemporaneo, volta ad abbattere confini geografici e barriere culturali.


Arthur Arbesser presenta una collezione che sa di famiglia
La necessità spasmodica di raggiungere grandi numeri, unita alle competitive dinamiche del marketing, troppo spesso schiavizza la creatività e l’ispirazione spontanea. Le grandi realtà del fashion system ne sono l’emblema, muovendosi sovente secondo meri fini economici, e mettendo in secondo piano l’estro artistico e la passione genuina del “fare vestiti”. Ben consapevole di ciò, Arthur Arbesser fa del suo essere una dimensione piccola un’autentica ricchezza, vantando un impagabile senso di libertà creativa e una totale indipendenza.
In vista della prossima bella stagione, il marchio presenta a Milano una collezione moda dall’allure calda, quasi familiare. Con grafiche vichy e a spina di pesce, i capi esposti rimandano all’immaginario domestico, mostrando un elemento centrale nello specifico: le mani, in grado di toccare, modellare, creare. Le mani della Primavera Estate 2025, in particolare, intendono plasmare con gentilezza uno scenario in cui – tra gonne ampie, cappelli colorati e abiti a colonna – la vena artistica sia la vera protagonista.



Alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2025, la fuga di Florania
Nella Primavera Estate 2025 firmata Florania, un misterioso personaggio è in fuga attraverso paesaggi lunari, alla ricerca di alleanza e libertà. In questa dimensione enigmatica, tanto oscura quanto suggestiva, una nuova collezione moda prende forma, restituendo maglieria il cui colore varia a seconda della luce solare, stampe fantascientifiche ad acquerello e svariati pezzi “multiformi” in grado di cambiare all’occorrenza la propria funzione d’utilizzo. Facendo dell’imprevedibilità una vera bandiera, infatti, il brand stupisce a suon di colpi di scena senza dubbio inaspettati… Basti pensare ad un pezzo della collezione nello specifico – un impermeabile – che, se necessario, può diventare un’amaca. A coronare la nuova linea, inoltre, notiamo un elemento di forte impatto grafico e artistico: città mitologiche, come El Dorado o Atlantide, vengono rappresentate sui capi a mo’ di nostalgica cartolina vintage (e chissà, forse proprio queste sono le destinazioni verso cui il personaggio fuggitivo è diretto).
Sempre contemporaneo e con lo sguardo rivolto al futuro, il marchio sfoggia un sapiente mix di materiali responsabili, dall’eco-nylon al poliestere riciclato, testimone di quanto la rigenerazione delle materie prime sia per Florania un aspetto assolutamente prioritario.

Versatilità e dinamismo: la linea Post-Urban Refuge di Domenico Orefice
In uno scenario frenetico e cosmopolita come il nostro, il vero lusso risiede nella possibilità di muoversi liberi da costrizioni, affrontando l’ambiente cittadino senza privarsi del contatto con la natura. Questo privilegio, più unico che raro, è il motore alla base di una nuova collezione Primavera Estate 2025 firmata Domenico Orefice, pensata per ogni esploratore urbano e avventuriero del mondo. Sotto il nome di Post-Urban Refuge, la linea, svelata durante la Milano Fashion Week, si impone come la perfetta soluzione genderless e seasonless da sfoggiare in molteplici situazioni. I capi presentati, infatti, realizzati con pregiati tessuti italiani e prevalentemente di colore nero, si distinguono per versatilità e funzionalità, abbracciando valori quali dinamismo, modernità e sostenibilità.
Osservando i pezzi, a colpire in modo particolare è una ben studiata struttura a doppio strato che permette loro di adattarsi a svariate condizioni climatiche. La collezione di Domenico Orefice contribuisce così a plasmare un sistema moda più responsabile, che punta i riflettori su riduzione degli sprechi e ottimizzazione delle risorse.


Alla Milano Fashion Week, una studiata armonia di contrasti by Francesco Murano
Tra i quattro vincitori della quarta edizione di CNMI Fashion Trust Grant, progetto che intende valorizzare giovani brand emergenti, Francesco Murano si posiziona a pieno titolo tra i designer indipendenti più interessanti di questa Milano Fashion Week. Supportate da Lineapelle e ispirate dall’imponenza dell’architettura da un lato, e dalla sinuosità del corpo dall’altro, le idee del creativo prendono vita sfoggiando geometrie nette accostate a drappeggi morbidi. Ecco quindi tagli sartoriali definiti alternarsi a tessuti leggeri e fluidi, restituendo una collezione di notevole pregio, sia nella forma sia nei materiali.
Francesco Murano sceglie poi di reinterpretare la pelle in chiave innovativa e sostenibile: la vediamo declinata in capi e soprattutto cinture, tra gli elementi più caratterizzanti della linea. E a mo’ di fil rouge il designer si serve del “nastro di Möbius”, forma infinita che accarezza il corpo disegnando linee sinuose attorno a bacino e spalle. Il risultato ottenuto è quindi una studiata armonia di contrasti; una giustapposizione di forza e morbidezza che abbraccia la silhouette conferendole forte identità e carattere.