Da LVMH a Celine: Tutte le novità che vi siete persi questa settimana nel mondo della moda

Il gruppo LVMH non riposa mai e durante il fashion month conclude rilevanti operazioni di M&A e partnership strategiche, mentre Celine e Missoni cambiano la direzione creativa

Il gruppo LVMH non riposa mai e, durante il fashion month che vede coinvolti in passerella numerosi dei suoi brand, conclude rilevanti operazioni di M&A e partnership strategiche. Cambio della guardia invece per Celine e Missoni, mentre Jean Paul Gualtier annuncia il suo nuovo guest designer.

LVMH vende Off-White e sigla una partnership decennale con Formula1

La holding del magnate del lusso Bernard Arnault vende le sue quote di maggioranza di Off-White LLC, che detiene i diritti sul marchio fondato da Virgil Abloh, e lo fa proprio il giorno in cui si sarebbe festeggiato il compleanno del compianto artista. Indelicati tempismi a parte, difficile pensare che Off-White possa riprendere la rotta di un tempo, senza il suo creatore e senza l’entusiasmo, creativo e mediatico, che era in grado di portare. Off-White, che toccò l’apice del suo successo grazie all’esplosione del fenomeno dello streetwear, non è infatti parso in grado di confermarsi nel mondo dell’alta moda, non certo in una fase in cui l’uragano chiamato quiet luxury ha travolto tutte quelle tendenze hypebeast portate morbosamente in auge da Supreme, A BathingApe, Vetements, e lo stesso Off-White.

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Negozio Off-White

La vision di LVMH non si allinea più con le origini del brand dell’ex direttore creativo di Louis Vuitton, e cede dunque le redini e l’ardua missione di riposizionamento sul mercato al gruppo Bluestar Alliance. Dal roster prettamente americano, i proprietari di Scotch&Soda, fra gli altri, hanno una lunga storia di acquisizione di aziende in difficoltà finanziarie e di aggressive attività di licensing – con prezzi al ribasso – volte a generare incassi in rapido tempo. Lungi, dunque, dall’idea dei vertici di Louis Vuitton di rendere il marchio “come Dior alla morte di Christian Dior” quando, nel 2021, LVMH divenne azionista di maggioranza di Off-White, qualche mese dopo la scomparsa di Abloh. Insomma, futuro incerto per un marchio in bilico, che LVMH ha freddamente liquidato dal suo portfolio.

A distanza di poche ore, un attivissimo Arnault scalza Rolex e dopo 11 anni di egemonia svizzera la Formula1 trova nel colosso francese il suo nuovo partner, pronto a consolidare l’immagine della F1, in ascesa dopo le ultime uscite su Netflix. La holding si impegnerà a dipingere la F1 come uno sport esclusivo e di fascino, con un pubblico nuovo, ampio e trasversale. I dettagli dell’accordo non sono noti, ma fra i marchi interessati risaltano sicuramente Vuitton, Moet&Chandon e Tag Heuer.

Hedi Slimane porta Celine in passerella alla Paris Fashion Week e poi si dimette: al suo posto Michael Rider

Dopo 7 anni alla direzione artistica e creativa della maison francese, Hedi Slimane esce di scena, proprio al termine dell’ultima fashion week parigina in occasione della presentazione della primavera estate 2025. Slimane, che aveva preso il posto di Phoebe Philo nel 2018, lascia spazio a Michael Rider, proveniente dalla direzione creativa di Ralph Lauren. Lo stilista francese si è reso protagonista di una serie di cambiamenti più o meno controversi all’interno del marchio: dal rimuovere il celebre accento dal nome Cèline a portare in passerella i suoi marchi di fabbrica come biker in pelle, jeans skinny e stivali, che lo avevano contraddistinto tanto da Saint Laurent quanto da Dior negli anni passati. Va sottolineato come Slimane sia uno di quegli stilisti capaci di portarsi dietro una fedele ciurma di clienti un po’ ovunque vada, ed è per questo che il suo imprinting creativo rimane sommariamente costante nell’arco del tempo. Celine si è rivelata, per utilizzare un termine noto al mondo della finanza, una cash cow per LVMH: 2.3 miliardi di fatturato nel 2023, dietro solo a Louis Vuitton e Dior fra le 75 maison del gruppo LVMH. Un risultato importante raggiunto soprattutto grazie ai larghi consensi che la guida artistica di Slimane trova nell’industria, fra addetti ai lavori, buyer e consumatori appassionati. Sarà interessante capire la prossima destinazione del designer, con voci insistenti che lo vorrebbero vedere sul trono di Chanel al posto dell’uscente Virginie Viard.

Aria di cambiamenti da Missoni: Alberto Caliri nuovo direttore creativo, in uscita Filippo Grazioli

Questa mossa segna un ritorno di Alberto Caliri, che aveva già lavorato per anni all’interno del team Missoni, gestendo precedentemente la linea Missoni Home e affiancando Angela Missoni, figlia dei fondatori del marchio. La nomina di Caliri sottolinea la volontà dell’azienda di mantenere la continuità con la sua eredità familiare, pur cercando nuove prospettive per evolvere il marchio.

Filippo Grazioli, che era subentrato con un approccio più moderno e minimalista, ha contribuito a ridefinire l’immagine di Missoni, spingendo per una maggiore sperimentazione nei design e negli stili presentati in passerella. La sua uscita arriva come una sorpresa, dato che aveva portato una ventata di freschezza, puntando su silhouette più pulite e materiali innovativi, pur mantenendo lo spirito artigianale della casa.

Remo Ruffini apre le porte a LVMH e aumenta le sue quote in Moncler

Remo Ruffini, presidente e CEO di Moncler, conclude un’importante mossa strategica aumentando le sue quote nella storica azienda italiana, al contempo aprendo un dialogo con il colosso del lusso LVMH. Ruffini, che ha acquisito il controllo di Moncler nel 2003, ha già portato il brand in una nuova era, con una combinazione di heritage, innovazione e collaborazioni di grande successo, come quelle con Palm Angels e Rick Owens. La recente operazione ha visto LVMH acquisire il 10% di Double R, il veicolo di investimento di Ruffini, che detiene una quota del 15,8% in Moncler. L’accordo stabilisce i termini della collaborazione tra le due parti senza influenzare direttamente il potere decisionale di Moncler, la cui governance rimarrà indipendente.

LVMH non acquisisce dunque diritto di veto su Moncler, e l’alleanza non implica obblighi di vendita per Ruffini. Tuttavia, LVMH ha un diritto di prelazione su eventuali vendite future delle azioni di Double R. In caso di offerte pubbliche di acquisto, entrambe le parti si consulteranno, mantenendo la libertà di decidere autonomamente. Ruffini rafforza dunque la sua posizione in azienda, mentre LVMH si conferma sempre vispa e pronta ad investire sul lusso italiano.

Ludovic de Saint Sernin nuovo guest designer per Jean Paul Gaultier

La maison Jean Paul Gaultier continua la sua tradizione di collaborazioni con designer ospiti di alto profilo, e questa volta tocca a Ludovic de Saint Sernin prendere le redini. Il giovane stilista belga, il cui stile audace e sensuale sta riscuotendo un discreto successo nel settore, sarà il prossimo guest designer della prestigiosa linea di Haute Couture di Gaultier, che ha già accolto talenti come Chitose Abe di Sacai e Olivier Rousteing di Balmain. Saint Sernin, che ha fondato il proprio marchio nel 2017, si sta cucendo il suo spazio nell’alta moda per il suo approccio progressivo alla moda maschile e per la fluidità di genere che caratterizza le sue creazioni. La sua estetica, fatta di linee minimaliste ma provocatorie, si sposa perfettamente con lo spirito dell’enfant terrible di Jean Paul Gaultier. Dopo un anno come direttore creativo per Ann Demeulemeester, per l’enfant prodige belga sarà l’esordio nel mondo dell’haute couture. Ottavo stilista di queste annuali collaborazioni della maison di Gaultier, sarà il primo a portare in passerella una collezione maschile.