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Chanel

La Parigi degli dei della moda: Paris Fashion Week Primavera Estate 2025 tra omaggi e rivoluzioni stilistiche

Mentre alcune maison sembrano ancorarsi alla tradizione, altre osano, sfidano e ridefiniscono i confini della moda contemporanea

Parigi, la capitale eterna della moda, è tornata a risplendere in occasione della Paris Fashion Week Primavera Estate 2025. Questo settembre 2024, il prêt-à-porter ha dipinto un affresco di evoluzioni e omaggi nostalgici, un delicato equilibrio tra il répertoire classico e audaci dichiarazioni di futuro. Sulle passerelle più ambite del globo, ogni collezione ha raccontato una visione, una poesia vestimentaria che dialoga con i miti del passato e le promesse di un futuro sartoriale. Mentre alcune maison sembrano ancorarsi alla tradizione, altre osano, sfidano e ridefiniscono i confini della moda contemporanea. I catwalk parigini si confermano così un teatro dove ogni collezione è una narrazione, un’ode alla bellezza, alla creatività, e alla continua ricerca dell’essenza della moda.

Chanel: tra il mito e la crisi dell’identità

Chanel ha aperto la Paris Fashion Week nella storica cornice del Grand Palais, dopo un’attesa di quattro anni per i lavori di restauro. L’assenza di un direttore creativo ufficiale ha portato la maison a una riflessione sul proprio patrimoine, con una collezione che esplora l’identità di un marchio iconico in un’epoca di incertezze. Gli abiti richiamavano il glamour degli anni ’20, con silhouette eleganti e lussureggianti, ma l’installazione centrale di una gabbia simboleggiava la vulnerabilità della moda contemporanea. La scelta di colori tenui, unita all’uso di piumaggi di struzzo, ha dato vita a un’atmosfera nostalgica, sollevando interrogativi sulla direzione futura della maison. Il dialogo tra tradizione e innovazione si è rivelato palpabile, riflettendo la tensione tra il passato glorioso di Chanel e le sfide contemporanee.

Chanel Paris fashion week primavera estate
Chanel Paris fashion week primavera estate
Chanel Paris fashion week primavera estate
Chanel Paris fashion week primavera estate

Balmain: la magnificenza di Rousteing

Balmain, sotto la direzione visionaria di Olivier Rousteing, ha proposto una collezione che fonde magnificenza e innovazione. I capi, caratterizzati da silhouette scultoree e da una combinazione di tessuti audaci, celebrano la sensualità contemporanea con una freschezza inaspettata. Le tonalità più soft e il focus sulla fluidità contrastano con le linee più rigide delle creazioni precedenti, dando vita a un’interpretazione della femminilità che abbraccia la modernità. I dettagli sartoriali, dalle gonne a clessidra ai top asimmetrici, rendono omaggio alla tradizione couture, mentre l’uso di materiali innovativi porta la maison a un nuovo livello di espressione artistica. Rousteing dimostra così che il lusso non deve essere statico, ma può evolvere e adattarsi ai tempi moderni.

Miu Miu: la gioventù ribelle e il fascino del décontracté

Con Miu Miu, Miuccia Prada continua a esplorare le sfumature della gioventù ribelle. La collezione mescola elementi sportivi e dettagli sartoriali, creando un’estetica che gioca con il concetto di lusso informale. I capi presentati, tra cui abiti empire e camicette baby-doll, sono abbinati a pantaloni oversize e cappotti dal taglio androgino, offrendo un contrasto intrigante tra dolcezza e audacia. I colori vivaci e le finiture scintillanti contribuiscono a un’atmosfera giocosa, invitando a una riflessione sul ruolo della moda come espressione di libertà e autoaffermazione. La proposta di Miu Miu è una celebrazione della femminilità contemporanea, capace di essere allo stesso tempo giocosa e provocatoria.

Rick Owens: la distopia del déjà vu

Rick Owens ha presentato una collezione che si è mossa tra il già visto e il futuristico. Con una scenografia che ha evocato atmosfere gotiche e distopiche, il designer ha esposto le sue celebri spalle monumentali e le calzature con plateau estremo. Tuttavia, la collezione ha sollevato interrogativi sulla capacità di innovazione: molte idee sembravano ripetizioni di lavori precedenti, e questo ha portato a riflessioni sul rischio di stagnazione creativa. Nonostante ciò, la potenza visiva e l’impatto delle silhouette rimangono inconfondibili. Owens continua a sfidare le norme della moda, ma la sua ultima proposta invita a considerare se la sua visione rimanga ancora avanguardistica o se stia attraversando un periodo di riflessione più introspettiva.

Loewe: minimalismo o arte concettuale?

Jonathan Anderson ha guidato Loewe verso un’interpretazione audace e concettuale della moda, in cui il confine tra abbigliamento e arte si dissolve. La collezione presenta volumi scultorei e materiali insoliti, esprimendo una nuova visione di minimalismo. La scelta di linee essenziali e silhouette geometriche mette in evidenza il corpo come una tela, rivelando il potere della semplicità. La fusione di elementi artistici e sartoriali rende ogni capo un’esperienza visiva, trasformando la passerella in una galleria d’arte. Loewe riafferma così la propria posizione come un pioniere dell’innovazione nella moda contemporanea, proponendo capi che sfidano le convenzioni e invitano a una riflessione profonda sull’estetica.

Dior: tra rimandi storici e nuove forme

Nella celebrazione audace della femminilità e dell’empowerment, la collezione Primavera Estate 2025 di Maria Grazia Chiuri per Dior ha risuonato con echi delle Olimpiadi da poco concluse. Lo show, una fusione evocativa di sport e alta moda, è iniziato con l’impressionante performance di SAGG Napoli, un artista napoletano, che ha lanciato frecce lungo la passerella, simboleggiando forza e precisione. Questo dinamico dialogo tra sport e moda è stato ulteriormente enfatizzato dal riferimento della Chiuri al leggendario vestito Amazone, originariamente creato da Christian Dior nei primi anni ’50.

La collezione ha presentato una gamma di silhouette sartoriali e design asimmetrici, intrecciando il moderno sportswear con elementi femminili e lussuosi. Tra i dettagli salienti, i metallici sandali gladiatori e i bodysuit, realizzati in tessuti elasticizzati, hanno messo in evidenza la fluidità e il movimento del corpo. La predominanza del nero, punteggiata da tocchi di metallici e da abbellimenti scintillanti, ha trasformato le nozioni tradizionali di eleganza in una narrativa di dualità potente—un’interpretazione della femminilità contemporanea che unisce forza e grazia​.